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nuovi autovelox tangenziale di Asti
Cronaca
Tribunale

Asti, il giudice di pace “salva” automobilista da 400 euro di multa e 6 punti: autovelox non omologato

Andata e ritorno multati allo stesso automobilista. Velox annullati a Motta di Costigliole, Moasca e alla Boana.

Altra tornata di annullamenti del giudice di pace di Asti nei confronti di una serie di verbali di contravvenzione per il passaggio sotto gli autovelox a velocità maggiore di quella consentita per quel tratto.
Li ha presentati la Globo Consumatori di Alessandria, specializzata nel portare in causa multe e verbali per violazioni del Codice della Strada effettuati con dispositivi non omologati o in condizioni non regolari dal punto di vista delle normative.
Nella stessa mattinata ne sono stati annullati quattro.
Due di questi appartenenevano ad un automobilista del Vercellese, che ha preso due multe nel giro di 2 ore e mezza, nello stesso punto, il famigerato autovelox alla Motta di Costigliole.
La prima multa in direzione Alba e la seconda, al ritorno, in direzione Asti.
Il primo passaggio è stato registrato agli 80 all’ora e il secondo ai 70, dove il limite è dei 50 chilometri orari.
Pesanti le conseguenze: tre punti alla patente tolti ad ogni passaggio e 190 euro di sanzione a verbale (140 se pagato entro i 5 giorni). Quindi in totale, nella peggiore delle ipotesi, 6 punti decurtati e quasi 400 euro di multa.
Ma quello di Motta non è stato l’unico autovelox contestato. Sono state annullate anche un’altra multa presa ad uno dei dispositivi installati sulla tangenziale di Asti, in località Boana (quelli “segati” a Natale di due anni fa e poi riposizionati). Qui, a fronte di un limite dei 90 all’ora, l’automobilista andava ai 100. E ancora all’autovelox di Moasca dove un astigiano è stato multato per aver superato il limite di 13 km orari.
Tutti annullati con la stessa motivazione: nessuno degli apparecchi è stato omologato.

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5 risposte

  1. Pur di fare cassa oramai non di fermano più province e comuni,in Alessandria la giunta centro sinistra ha riempito la città con telecamere hai semafori per infrazioni semaforiche, telecamere che riempiono le casse comunali di denaro fresco e giornaliero ed in compenso le strade sono piene di voragini e spacchi le macchine …

  2. Gli autovelox non omologati vanno tolti dalle loro postàzioni,così gli automobilisti possono viaggiare senza ansia e stress.

  3. Si dovrebbe condannare penalmente per truffa chi percepisce somme indebite utilizzando strumenti illegali (nella fattispecie autovelox inidonei per omessa omologazione o revisione). Inoltre oltre il rimborso anche tutte le spese legali sostenute dai ricorrenti a carico dei responsabili.

  4. Arrivata ieri: Motta di costigliole. Superato il limite dei 50 (oltre tolleranza) di 1 (uno!) km orari. A Canale qualche mese fa superato il limite dei 50 (oltre tolleranza) di 0,225 km/h. Una vergogna indicibile. Forse, i sindaci, la Provincia (ma alla fine esiste ancora??) e i Vigili Urbani dovrebbero mettersi in testa che oggi l’auto la si usa solo quasi più per andare a lavorare o al massimo per andare a fare la spesa. Questa si che è la truffa all’italiana.

  5. Il 6 marzo scrissi che mi era arrivata una multa presa con l’autovelox a Motta di Costigliole direzione Asti per aver superato di 1 (uno) km orari il limite. La multa era stata elevata per l’infrazione avvenuta alle ore 9:34 del giorno 28/12/2024. Ieri mattina, 10 marzo 2025, mi è arrivata un’altra multa, sempre stesso posto, alle ore 13:14, direzione Alba per un supero di 4 km/h.
    Ora ammetto che le infrazioni, in quanto tali, vadano sanzionate. Ma servono criteri obiettivi da parte di una classe di parassiti ed enti inutili e spreconi che continuano a ridurre l’Italia ad uno stato di polizia, dove le persone oneste pagano sempre e chi commette illeciti molto più gravi ed al limite del reato penale, se la ridono. Sono certo che ne le mie parole, ne la mia rabbia sommata a quella di milioni di italiani onesti che si rompono la schiena per portare a casa i soldi per mangiare e pagare le altre mille vessazioni che questo stato impone, possa mai cambiare qualcosa o essere seriamente ascoltata da qualche “potente”. Ma abbiamo ridotto questo paese, per me sempre il più bello del mondo, a che i pensionati se ne vadano all’estero per avere qualche soldo in più dalla pensione e così sopravvivere. E che i giovani espatrino per realizzarsi nella loro carriera lavorativa e intravvedano la possibilità di crearsi una famiglia. Senza tornare mai più.
    Ed in Italia, nel tempo ma neanchè troppo in là, come già è così in molte zone, rimarranno solo delinquenti e nullafacenti, menefreghisti delle regole di una comunità.
    E a quel punto, quando nessuno correra più a pagare nei cinque giorni la multa o nei trenta giorni la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate, questa immensa macchina mangiasoldi non potrà più mantenersi e la nostra amata Italia, sarà davvero finita.
    Eppure non ci vorrebbe molto: basterebbe copiare quello che avviene in tanti altri stati. Se in alcuni paesi dove la tassazione media è meno della metà di quella italiana, la sanità funziona, le scuole funzionano, non ci sono autovelox ogni 50 metri, la delinquenza è sotto controllo perchè le forze di polizia sono messe in condizioni di fare il loro vero lavoro (e parlo da ex agente di Polizia dello Stato) ci sarà un motivo di base?

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