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Cronaca
Procura della Repubblica

Asti, il professore anticipava cosa avrebbe chiesto nelle prove in cambio di atti sessuali

E’ accaduto in una scuola superiore dell’Astigiano. Lui allontanato e ora agli arresti domiciliari. La denuncia partita dalla confidenza di una delle vittime alla professoressa.

Una storia che sembra uscita direttamente dalla peggiore trama di un film realizzato solo per accontentare le morbosità del pubblico.
Invece è tutto vero e qui, ad essere accontentati sono stati solo gli impulsi incontrollati di un professore.
Proveniente da un’altra regione d’Italia era in servizio in una scuola dell’Astigiano (di cui non faremo il nome per non risalire alle sue potenziali vittime) quando sono accaduti i fatti raccontati da una prima studentessa.
Attualmente, va sottolineato, è stato allontanato dalla scuola anche perchè è stato posto agli arresti domiciliari a casa sua, lontano da Asti, a seguito dell’esposto nei suoi confronti.
Ma ad Asti ci dovrà tornare, a fine mese, per presentarsi davanti al gup Beconi al processo in rito abbreviato che il suo avvocato ha chiesto per lui appena è stato notificato il giudizio immediato.
Sulla vicenda hanno lavorato, con la delicatezza che richiede il settore di cui si occupano, ufficiali di polizia giudiziaria alle dirette dipendenze della Procura della Repubblica. Un’indagine che ha preso in considerazione fatti dell’anno scorso e in pochi mesi è stata chiusa con la celerità chiesta dalle norme sul Codice Rosso.
Tutto è partito da un’insegnante che aveva stretto un particolare legame di confidenza ed empatia con una delle classi a lei affidate.
Una studentessa di questa classe, dopo un periodo di assenze e presenze che denotavano un forte turbamento interno, ha trovato il coraggio di sfogarsi con lei e raccontarle ciò che le era successo.
Le ha parlato di quel professore che l’aveva avvicinata, si era dimostrato carino, comprensivo, amico.
Le faceva dei regali, si faceva vedere molto interessato a lei, le riferiva cosa pensavano di lei gli altri professori e le altre professoresse della classe.
Poi sempre più insistente e sempre più invadente fino ad arrivare a mettere le mani addosso.
E le ha offerto una “scappatoia” per avere la sufficienza di tutte le sue materie: se lei avesse ceduto alle sue richieste di atti sessuali, in cambio lui avrebbe passato in anticipo gli argomenti delle prove scritte e quelli che avrebbe chiesto alle interrogazioni orali.
Approfittando anche della situazione delicata e non serena della famiglia della ragazza, l’ha avuta totalmente in pugno.
Gli atti sessuali nei confronti della ragazza dei quali è accusato il professore sono tanti, sono durati mesi e sono avvenuti in più luoghi: dai parchi cittadini all’appartamento dell’uomo.
Fino a quando la studentessa ha trovato il coraggio di confidarsi con la professoressa consentendo così alla scuola di far partire immediatamente una segnalazione alla Procura.
La polizia giudiziaria ha raccolto l’esposto fatto dalla scuola e ha attivato tutti gli strumenti investigativi a disposizione per dare conferma al racconto arrivato dalla scuola.
Con un forte dubbio: che la ragazza che si era confidata per prima non fosse la sola ad essere stata oggetto del comportamento del professore sotto indagine.
A fine maggio si terrà l’udienza in rito abbreviato e saranno chiari tutti i risultati delle indagini fatte dalla polizia giudiziaria di Asti.

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