Non è un arresto qualunque quello fatto dalla Squadra Mobile nei giorni scorsi al ritrovamento dell’arsenale di armi e della centrale di spaccio a Praia e in altre case che si trovavano anche in provincia.
«E’ un’operazione importante perché è noto che in quel quartiere da tempo vengano utilizzati numerosi nascondigli per armi e droga che non sono riconducibili a nessuno in particolare, visto il degrado di cantine e garage – ha sottolineato il Procuratore della Repubblica Biagio Mazzeo – Asti, pur avendo una immagine di città tranquilla, negli ultimi anni ha registrato episodi gravi con utilizzo di armi da fuoco. Per questo motivo è importante intercettarle e sequestrarle».
Sulla stessa scia il Questore di Asti, Marina Di Donato: «In meno di quattro mesi dagli spari contro l’auto, siamo riusciti a reprimere un reato pericolosissimo come quello che prevede l’uso di armi. E ne abbiamo tolte diverse e pericolose dalla circolazione. Sottolineo che alcune delle armi sequestrate erano cariche e pronte all’uso. Vorrei però anche chiedere di non marginalizzare ulteriormente il quartiere Praia dopo questa operazione. Perché tanto stanno facendo diverse istituzioni ed associazioni per sostenere i tanti cittadini delle case popolari che vivono nella legalità e vogliono affrancarsi da un “marchio” criminale che non appartiene loro».
Anche sul fronte dello spaccio dei ragazzi molto giovani, il Questore rimarca l’importanza di “spegnere” sul nascere queste carriere che non portano a nulla di buono. «Si può quasi considerare un’attività di prevenzione – ha detto la dottoressa Di Donato – perché i ragazzi denunciati operavano soprattutto davanti ai locali della movida astigiana frequentati anche da minorenni. Tutto è utile per rendere più sicura la città come, ad esempio, l’impegno dell’amministrazione comunale ad aumentare la luminosità pubblica dei Giardini Alganon e un maggior passaggio di pattuglie delle forze dell’ordine nelle ore più critiche».