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Cronaca

Asti, in manette le specialiste dei furti “griffati”

Quattro donne del Varesotto che colpivano a Canelli. Nelle loro abitazioni trovate borse, foulard, profumi, cinture, portafogli firmati e quattro Rolex

Arrestate quattro donne

Erano specializzate in furti “griffati” ma l’ultimo colpo a Canelli è andato male.
Nelle loro abitazioni i carabinieri hanno trovato merce per mettere su una boutique di altissimo livello: gamma quasi completa di borse Louis Vuitton, portafogli abbinati, altre borse di Chanel Kors, cinture delle migliori maison di moda italiane e straniere, foulard di Hermès, profumi costosissimi. Passando poi a quei quattro Rolex (2 Daytona, un Explorer e uno vintage da donna di straordinaria fattura ed altrettanto straordinario valore) che fanno ammontare la refurtiva ad un valore stimato che supera i 100 mila euro.
Per un po’ la loro passione per le firme importanti subirà uno stop: i carabinieri della Compagnia di Canelli in collaborazione con i colleghi di Varese hanno arrestato quattro nomadi accusate di furto nella capitale spumantiera.

Le quattro riprese al loro arrivo a Canelli

I loro nomi

Sono Vera Nikolic, 36 anni domiciliata a Cairate, Kristina Dordevic 27 anni, residente a Fagnagno Olona, Sabrina Brambilla, 31 anni anch’essa di Cairate e Valentina Jovanovic di 27 anni con casa a Gallarate. Erano le quattro che, a bordo di una Fiat Panda azzurra, sono state individuate come le autrici di un furto avvenuto nel pomeriggio del 4 ottobre in centro a Canelli.

Auto individuata dai filmati delle telecamere di sorveglianza

Da un appartamento erano state rubate delle borse griffate e la proprietaria aveva sporto denuncia. I carabinieri della stazione di Canelli, sotto il coordinamento del maresciallo Antonio La Fata hanno acquisito tutte le immagini delle telecamere di videosorveglianza disponibili e hanno cominciato a far scorrere tutti gli arrivi e i passaggi di automobili nella giornata del furto. Arrivando ad isolare i sospetti sulla Panda.

Parte della refurtiva da riconoscere

Il fiuto di un carabiniere fuori servizio

Uno dei carabinieri che ha partecipato a questo complesso lavoro di visione delle immagini, dieci giorni dopo, libero dal servizio, ha intercettato nuovamente la Panda, avvertendo immediatamente il suo comandante e il capitano Caprio, comandante di Compagnia. La Panda è stata presto fermata e le quattro donne a bordo controllate: con loro, dieci giorni dopo, avevano ancora alcuni capi ed accessori rubati nell’alloggio canellese. In seguito a questo ritrovamento con tanto di riconoscimento della refurtiva da parte della proprietaria, sono state disposte le perquisizioni nelle abitazioni delle quattro dalle quali è saltato fuori un vero e proprio “ben di Dio” per chi ama gli accessori griffati e di lusso.Si stima che esista un fiorente mercato dell’usato di lusso parallelo a quello ufficiale dei negozi vintage e le quattro donne stavano probabilmente mettendo insieme un “carico” importante da destinare a qualche ricettatore.

I quattro Rolex

Chi ha subìto un furto “di lusso” può chiedere  di visionare la refurtiva

L’ingente refurtiva (160 pezzi in tutto) è stata tutta repertata e catalogata e chi avesse subito il furto di beni di lusso può rivolgersi ai carabinieri di Canelli per un eventuale riconoscimento.
Visto la disinvoltura con la quale le quattro donne provenienti dal Varesotto si muovevano nella città di Canelli, i carabinieri sospettano che possano aver portato a segno altri furti in precedenza.

«Si tratta di una importante operazione che si inserisce in un’attività costante di contrasto ai furti – ha commentato il tenente colonnello Pierantonio Breda, comandante provinciale Carabinieri di Asti – Per noi è prioritaria e strategica e i primi risultavi si vedono, visto che per il 2019 il trend è di una diminuzione del 30%.
La gente deve sentirsi al sicuro, indipendentemente dalla posizione della provincia nelle classifiche sui furti».
Le quattro donne arrivavano insieme sulla Panda, poi scendevano, si dividevano in due gruppi e andavano alla ricerca di “obiettivi facili” ovvero case da scassinare con cacciavite e scalpellino senza sistemi di allarmi o porte blindate.

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