Era positivo all’alcoltest il 27enne alla guida dell’auto coinvolta nell’incidente stradale avvenuto nel pomeriggio di ieri, giovedì, in via Torchio e che ha avuto come conseguenza la morte di un anziano. È quanto ha riscontrato la polizia municipale di Asti che ha svolto gli accertamenti sullo schianto: gli esiti delle indagini coordinate dall’Ufficio infortunistica del comando di via Fara sono già sul tavolo del magistrato alla Procura del Tribunale di Asti. È stato aperto un fascicolo e l’ipotesi è quella di omicidio stradale.
Lo schianto tra una Mitsubishi guidata da un astigiano di 27 anni e l’apecar guidata dall’anziano, residente nella zona, è avvenuto intorno alle 15 di ieri, all’incrocio tra via Torchio e via Cecchin, la strada che costeggia la linea ferroviaria, all’estremità del corso che prende avvio da corso Savona. Secondo quanto è stato ricostruito dagli agenti della polizia municipale, giunti con diverse pattuglie sul luogo dell’incidente, il motocarro proveniva da via Torchio, mentre la vettura viaggiava su via Cecchin: sono in corso le indagini per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente.
Numerosi i soccorritori giunti sul teatro dello scontro, che hanno operato a lungo nel tentativo di salvare la vita all’uomo, attraverso vari tentativi di rianimarlo: purtroppo Michele Bagnasco, 87 anni, non ce l’ha fatta e non si è potuto far altro che constatarne il decesso. Uno degli stessi agenti della polizia municipale, intervenuti per i rilievi, ha prestato il suo aiuto ai soccorritori impegnati nel tentativo di rianimare l’anziano, ma a nulla sono valsi i loro sforzi.
Sul posto, oltre al 118 e alla polizia municipale, sono intervenuti anche i vigili del fuoco. Dell’incidente si erano immediatamente accorti i residenti, la cui attenzione era stata richiamata dallo schianto. Diverse persone sono scese in strada, per sincerarsi di quanto stava accadendo e in apprensione per le sorti dell’uomo alla guida del piccolo mezzo. Fino al giungere della constatazione del suo decesso, che ha destato costernazione tra i presenti e commozione al diffondersi della notizia dell’accaduto.
Marta Martiner T.