Si sono rivolti anche al Prefetto
E’ arrivata anche sulla scrivania del Prefetto di Asti l’appello disperato di una cinquantina di famiglie di un condominio di corso Dante, in zona nord, al freddo ormai da una settimana.
Cinquanta famiglia, circa 120 persone, la maggior parte delle quali anziani con casi limite di ammalati, di un inquilino cardiopatico e un neonato che ha appena dieci giorni. Proprio il piccolo, quando è stato dimesso insieme alla mamma dopo la nascita, ha fatto ritorno nel condominio senza riscaldamento.
Hanno sempre pagato fino all’ultimo centesimo
Una massa di menefreghisti morosi? Tutt’altro. Si tratta di una comunità di proprietari e inquilini che il loro dovere lo hanno fatto pagando sempre le spese per il riscaldamento. Peccato che ora si siano accorti che la società di gestione del servizio, non abbia versato i soldi alla società fornitrice del gas. La quale, giusto lunedì della scorsa settimana, ha interrotto la fornitura “piombando” il contatore.
Il risultato è quello di un grande condominio al freddo, proprio nei giorni in cui l’inverno si è affacciato e ha reso necessario l’accensione a pieno ritmo dei termosifoni.
Disperati i condomini e a nulla sono valse le rimostranze dell’amministratore.
La società fornitrice di gas vuole essere saldata e ha conti aperti con quella di servizio che, attualmente, è in crisi.
Non è neppure noto il totale del debito
«Ci siamo anche offerti di ripagare le spese, saldando noi il debito con la società del gas – racconta un’inquilina – ma non ci è possibile perché ad oggi non è neppure stato quantificato il debito che il nostro condominio ha maturato. Questo perché, ci hanno spiegato, la società fornitrice emetteva alla società di servizio una fattura cumulativa per tutti i condomini da lei in gestione, non utenza per utenza».
Come fanno ora gli alloggi di quattro scale a scaldarsi? «Io e pochi altri avevamo installato gli inverter per l’aria condizionata e ora possiamo usarli per produrre aria calda – ci risponde l’inquilina – non può essere una soluzione definitiva ma almeno non siamo al freddo. Altri si sono comprati stufette per ogni stanza e cercano di arrangiarsi in questo modo. Ma non si può andare avanti tanto in queste condizioni».
“Siamo stati presi in mezzo”
Non potendo riattivare il contatore della precedente società fornitrice, i condomini si sono mossi per accedere ad un’altra società in modo da avere il gas in attesa dei chiarimenti con il precedente gestore, ma il nuovo allacciamento non arriverà prima di 15 giorni.
«Ci siamo rivolti al Prefetto per chiedergli se può intervenire con i suoi poteri e intendiamo rivolgerci anche al sindaco. Non è possibile essere presi in mezzi in questo modo in vicende che non ci riguardano dopo aver pagato fino all’ultimo centesimo».