Non è ancora formalmente chiusa l’indagine su uno dei sequestri più curiosi fatti dalla Guardia di Finanza di Asti, ma l’avvocato Lamatina l’ha già spuntata su diversi fronti per conto del suo assistito che da mesi attende la restituzione della finta Ferrari.
La vicenda aveva fatto il giro delle cronache nazionali.
Il sequestro era stato fatto nel novembre scorso: Cesare D’Alba si era potuto godere pochi giorni la supercar in tutto e per tutto identica ad una Ferrari 430 ma con il motore e la scocca di una Toyota Coupè sulla quale era stato montato il kit completo di trasformazione in Ferrari.
L’auto aveva la guida a destra, perchè era stata trasformata e reimmatricolata in Inghilterra prima di essere venduta ed importata in Italia ad un primo acquirente palermitano il quale l’aveva poi rivenduta all’astigiano appassionato di auto sportive per circa 30 mila euro.
L’auto aveva passato già diversi “controlli” con l’immatricolazione in italia e la revisione ma la Guardia di Finanza aveva ravvisato il reato di contraffazione.
La finta Ferrari era stata sequestrata e da allora è ospitata nel garage del Comando di via Arò.
L’avvocato Lamatina, per conto del suo assistito, ha sempre affermato che, per quanto curiosa, l’auto era perfettamente in regola da tutti i punti di vista, considerato che ogni accessorio e componente usato per trasformare la Toyota in Ferrari, era originale e autorizzato.
Argomentazioni che erano poi state accertate anche dal pm Ghibaudo, che già settimane fa aveva chiesto l’archiviazione dell’inchiesta. Archiviazione contro la quale si era opposta la Casa di Maranello, che aveva anche inviato alla Guardia di Finanza di Asti una sua squadra di ingegneri fidati per vedere se ci fossero state violazioni. Per ora il gip non ha ancora fissato la data dell’udienza che potrebbe sancire l’archiviazione definitiva, ma intanto ha disposto che D’Alba possa riprendersi la sua auto, anche per via del “deperimento economico” della vettura.
Qui lo stesso Cesare D’Alba aveva spiegato le ragioni di un acquisto così singolare.