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Cronaca
Polizia di Stato

Asti, lancia le pentole contro la trattoria di Rioscone: fermato dalla Polizia

Scenataccia di un cittadino pakistano ieri poco prima di pranzo. Era in stato di evidente alterazione.

Mentre tutta la città era in attesa del Palio, ieri, domenica, qualcuno ha pensato di “dare spettacolo” davanti alla storica trattoria Rioscone di Casabianca, frazione alle porte di Asti.

Protagonista un cittadino pakistano che al mattino è stato per almeno due ore seduto al bar con altri clienti già manifestando uno stato di alterazione e di confusione che appariva però piuttosto contenuta. E’ intorno a mezzogiorno, quando i compagni di tavolino se ne sono andati, che ha dato sfogo alla sua rabbia.

«Si è alzato anche lui dal tavolino ed è andato via – racconta Piero Berzano, il titolare della trattoria – Ma è tornato un quarto d’ora dopo. Noi stavamo preparando tutto per il servizio del pranzo e subito non ci siamo accorti che si è infilato nel cortile privato dietro il locale, recintato e chiuso. Si è diretto verso un angolo dove avevamo ammucchiato dei rottami di ferro, fra i quali pentole vecchie, un rubinetto, qualche altro oggetto di cucina rotto destinato all’ecocentro, e poco per volta li ha portati davanti all’ingresso del locale. Quando mi sono accorto che era in cortile gli ho chiesto cosa ci facesse lì e gli ho chiesto di andarsene subito. Lui è andato  davanti al locale e ha cominciato a tirare in aria le pentole, anche in mezzo alla strada, e ha sbattuto qualche sedia di plastica, un bidone e altro».

Danni grossi non ne ha fatti, per fortuna i vetri hanno retto e non si sono frantumati, ma l’uomo era totalmente fuori controllo. Al punto che si è scagliato anche contro i poliziotti della Volante chiamata dal titolare per l’intervento. Un agente di pattuglia, nel tentare di fermarlo, è rimasto lievemente ferito ad una spalla. L’uomo è stato poi arrestato e portato in Questura.

«Uno spettacolo spiacevole per i nostri clienti che stavano arrivando per pranzo, ma per fortuna senza gravi conseguenze» conclude Piero.

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