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Cronaca

Asti, lettera al ladro che tentando di rubare una ruota ha messo a rischio la vita di due persone

Allentati quattro dei cinque bulloni della ruota anteriore destra. Percorsi chilometri su una ruota che si stava lentamente sfilando. Sfiorato l’incidente

L’insolito spazio

Gentile direttore, ti chiedo l’insolito spazio delle lettere per rivolgere alcune considerazioni all’ignoto che con il suo gesto sconsiderato ha fatto rischiare la vita a due persone, una delle quali è chi firma questo articolo.

Il testo della lettera

Sì, mi rivolgo a te che mercoledì o giovedì scorso hai avuto la malsana idea di racimolare qualche decina di euro, non credo più di 50, tentando di rubare la ruota alla mia auto parcheggiata in viale al Santuario. Devi essere davvero malmesso per mirare alle ruote di un’auto che ha 12 anni, una vagonata di chilometri e una gomma efficiente ma per nulla “griffata”. Eppure quella ruota ti ha fatto gola e così hai provato a rubarla. Hai svitato quattro dei cinque bulloni che tenevano l’anteriore destra saldamente ancorata  al mozzo. Poi non so cosa sia capitato, forse sei stato disturbato, forse ti sei accorto che sarebbe stato troppo faticoso sfilarla senza rischiare di essere travolto ma fatto sta che hai piantato lì il lavoro, lasciando un solo bullone avvitato, senza minimamente preoccuparti di quello che sarebbe potuto succedere a chi avrebbe usato quell’auto diventata estremamente insicura a causa tua.

Ti racconto cosa è successo dopo

Ebbene, te lo racconto io cosa è successo. Che per  uno o due giorni, ignara del fatto di viaggiare con una ruota che si stava lentamente sfilando dal mozzo, ho percorso i tanti chilometri che mi dividono da casa al posto di lavoro. Sopra ci ho viaggiato da sola ma anche con mio figlio. Certo, la mia colpa è di non aver controllato la ruota ma, vedi, non ho l’abitudine di contare il numero di bulloni sulle ruote della mia auto ogni volta che ci salgo sopra. Un’abitudine che sicuramente ora prenderò molto sul serio.

Ad un soffio dall’incidente

Venerdì mattina, proprio mentre percorrevo una parte di quei tanti chilometri che mi dividevano dal posto di lavoro e dalla scuola di mio figlio, ho sentito dapprima un impercettibile rumore che mi ha insospettito. Un’intuizione, non una reale conoscenza di quanto stava accadendo. Tanto che non mi sono fermata e ho continuato a viaggiare su una strada trafficatissima, una statale a quell’ora intasata di traffico anche pesante e veloce. E’ stata davvero solo una strana sensazione quando il rumore si è appena appena intensificato che mi ha suggerito di accostarmi per paura di aver “agganciato” qualcosa sotto l’auto che avrebbe potuto procurare dei danni. E’ solo in quel momento che ho scoperto della scomparsa dei quattro bulloni e appena ho toccato l’unico rimasto, mi è rimasto in mano. E’ bastato risalire in auto per sentire che la ruota cedeva senza più alcun fermo. Se non mi fossi fermata, cento metri dopo avrei dovuto affrontare un curvone che sicuramente avrebbe decretato il distacco in movimento e un incidente sicuro per me e mio figlio.

Ecco, se per caso nella tua vita di irresponsabile criminale senza cervello né scrupoli fosse venuta la curiosità di sapere come è andato a finire quel furto interrotto, sappi che abbiamo rischiato la vita in due e che farò di tutto per arrivare a sapere chi sei per denunciarti.

Daniela Peira

 

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