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Cronaca

Asti, l’impronta sul nastro adesivo fa luce sulla violenta rapina a due imprenditori

Avvenne nel novembre del 2018 in centro ad Asti. La coppia attesa in garage, aggredita, derubata e malmenata

Come in un telefilm

Come in un telefilm poliziesco americano è stata una impronta lasciata sul nastro adesivo usato per legare le mani delle vittime a portare i carabinieri sulle tracce di uno dei tre presunti malviventi autori del colpo.

A lui, un pregiudicato di 35 anni già detenuto nel carcere di Alba per scontare delle condanne per reati precedenti, stamattina è stata notificata l’ordinanza richiesta dal pm Fiz e firmata dal gip di Asti.

Sono stati i carabinieri della Compagnia di Asti a raccogliere la mole di indizi che hanno portato alla convinzione che G. S. facesse parte del commando di tre persone che il 21 novembre del 2018 ha commesso la violenta rapina nel centro di Asti.

Atteso le vittime nel garage di casa

I tre hanno atteso che una coppia di imprenditori astigiani operanti nel settore dell’import-export rientrassero a casa dopo il lavoro e si sono introdotti nel garage della loro casa. Con i volti parzialmente travisati da un cappellino e una sciarpa al collo hanno aggredito la coppia, malmenando il marito che è stato poi immobilizzato con del nastro adesivo con il quale gli sono state legate le mani. Tutto questo sotto lo sguardo atterrito della moglie a sua volta minacciata con un cacciavite puntato alla gola.

Nel bottino due Rolex e 10 mila euro

In garage i tre si erano già impossessati dei due orologi Rolex indossati dalla coppia e di una busta contenente 10 mila euro in contanti ma erano intenzionati a farsi aprire la porta di casa per incrementare il loro bottino. Hanno minacciato l’uomo di disattivare l’antifurto, ma lui è riuscito invece ad attivare il dispositivo nebbiogeno mettendo così in fuga i tre rapinatori.

Pochi gli elementi in mano agli inquirenti. Le vittime della rapina avevano dato una descrizione sommaria dei tre e avevano notato che parlavano un corretto italiano.

L’impronta corrisponde ad un pluripregiudicato

Ma è stata l’impronta sul nastro adesivo usato per legare l’uomo a dare una svolta alle indagini. Nastro adesivo che non apparteneva alla casa, ma era stato portato dai rapinatori e che aveva rivelato un numero sufficienti di punti di riscontro per arrivare a G. S., pluripregiudicato residente ad Asti. In quel periodo era anche ricercato perché doveva scontare un ordine di carcerazione per precedenti condanne. L’uomo è stato poi arrestato qualche mese dopo e oggi ha saputo di essere gravemente indagato anche per la rapina di Asti.

Le indagini non sono però finite, perché i carabinieri stanno lavorando all’identificazione dei due complici.

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