Sempre il cortile davanti alla caserma del Comando provinciale della Guardia di Finanza come location per la festa di anniversario del Corpo, ma questa volta con uno sfondo molto suggestivo: il tricolore extralarge prestato dai Vigili del Fuoco e due grandi bandiere gialloverdi della Finanza stese sulla facciata della palazzina ufficiali. Di fronte a questi colori simbolo si è tenuta ieri la cerimonia per l’importante appuntamento del Corpo: i 250 anni dalla sua fondazione, avvenuta proprio in Piemonte.
Il comandante provinciale, colonnello Antonio Garaglio, ha sottolineato l’importante traguardo raggiunto da quelle nate come “truppe leggere” a difesa dei confini e delle dogane poi evolute in polizia finanziaria e oggi in polizia economica europea.
Ha tracciato il bilancio dell’ultimo anno di attività (vedi articolo qui) facendo riflettere sulle cifre ingenti che sono state sequestrate e confiscate, quindi restituite alle casse dello Stato e tolte a chi le aveva indebitamente percepite per svariati reati.
In un passaggio del suo discorso anche un ponte verso il futuro, con il riconoscimento dell’aiuto che le nuove frontiere tecnologiche offrono agli investigatori abituati ad incrociare dati di vario genere.
«L’applicazione dell’intelligenza artificiale – ha detto il comandante – consentirà una maggiore efficacia e un risparmio di tempo nella nostra attività di salvaguardia delle risorse pubbliche e del lavoro dei cittadini onesti ma, al centro delle indagini, rimangono sempre gli uomini e le donne della Guardia di Finanza che continueranno ad indirizzare l’utilizzo delle tecnologie».
Ha ringraziato tutti i finanzieri in servizio ad Asti e a Canelli e, in particolare, ha avuto parole di stima ed affetto per due suoi stretti collaboratori, il tenente colonnello Fabrizio Notaro, anche suo vice e il capitano Marco Di Martino che prest si trasferiranno il primo in Calabria, il secondo a Napoli.
Sono stati poi consegnati, come da tradizione, riconoscimenti ai finanzieri che si sono distinti per la loro professionalità.
Numerosi i compiacimenti e, fra questi, un encomio semplice al luogotenente Davide Pelassa per l’arresto in flagranza, mentre era fuori servizio, di un ladro a Villanova. Elogio ai finanzieri Luca Ferrario e Giuseppe Occhipicca per il raggiungimento degli obiettivi assegnati e l’entusiasmo e l’impegno messi nei loro turni di pattuglia.
Infine un “premio alla carriera” al luogotenente Maurizio Menna, da poco in pensione, per il suo ruolo di investigatore che lo ha fatto apprezzare sia dai superiori sia dall’autorità giudiziaria con la quale ha lavorato a lungo.
(Fotoservizio Ago)