A seguito della notizia pubblicata sulla donna di 80 anni investita nei giorni scorsi in località Canova per raggiungere il capolinea del bus, interviene Mario Malandrone, minoranza in consiglio comunale di Asti.
«A Canova e Palucco due incidenti a pedoni in pochi mesi. Il primo colpito da dietro su bordo strada, il secondo investito. Le strisce pedonali di Canova e Palucco non le osserva quasi nessun automobilista. Sono una rarità quelli che rallentano e fanno attraversare.
A Canova la banchina è praticamente intransitabile dai pedoni e seppur sia da decenni un centro abitato, il limite è a 70 km /h cosa che fa spingere sul rettilineo ai 90 e molto di più. E che dire della percorribilità del tratto per le bici: è aumentato di pericolosità negli anni perchè quando ero ragazzo non faceva così paura.
Al Palucco si sono attesi da anni i lavori che erano promessi per il lotto di case costruito a inizio Duemila. Riscossa la fideiussione, non se ne è più parlato: di parcheggi , misure per rallentare le auto, miglioramenti delle banchine e del dislivello stradale e rifacimento della viabilità davanti ai negozi, con maggiore illuminazione e miglioramento della strada. C’ è una responsabilità di ben quattro amministrazioni, da Galvagno a Rasero. Eppure è Comune di Asti, vi sono due esercizi commerciali, una casa di riposo con centinaia tra ospiti e lavoratori, più fermate dei pullman, centinaia di cittadini che ci vivono. Sono veri quartieri urbanizzati cresciuti in termini di abitanti e attività.
Anni fa gli abitanti fecero pure una manifestazione per la sicurezza stradale, chiedevano banchine transitabili dai pedoni e una pista ciclabile: promesse ma non se ne fece nulla. Quel tratto è stato oggetto di molte interrogazioni negli anni, lo abbiamo reinserito nel documento AstiSiCura perchè occorre prendere in mano la questione per rendere quelle frazioni vivibili. E il tema della velocità di auto e camion incide pure sulla sicurezza delle abitazioni fronte strada, spesso coinvolte da urti, tremolii e vibrazioni».