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Incidente

Asti, muore in incidente in corso Casale e i parenti assediano il Pronto Soccorso

Chiesto l’intervento della Polizia per riportare la calma. Disordini ancora in atto. L’assessore regionale Riboldi annuncia tolleranza zero

Momenti molto difficili questa sera al Pronto Soccorso dell’ospedale di Asti per medici ed infermieri di turno. Secondo quando trapelato (l’intervento è ancora in corso), un gruppo di parenti disperati per la morte di un uomo durante uno scontro fra un’auto e una moto in corso Casale, avrebbero invaso il Pronto Soccorso dando in escandescenze.

Alcune testimonianze parlano di tentativi di entrare anche nelle zone riservate a malati e personale del triage ed è stato chiesto l’intervento della polizia per riportare la calma.

Intanto la Polizia locale sta ancora facendo i rilievi per accertare le responsabilità dello scontro.

Ed emerge che le tensioni, l’aggressione e le minacce ai sanitari del soccorso siano già iniziate sul luogo dell’incidente, in strada: nonostante fosse evidente il decesso della vittima dello scontro, i parenti hanno preteso che l’ambulanza lo caricasse ugualmente e lo portasse in ospedale.

In questo momento il punto più critico rimane l’ospedale dove pare che i disordini non siano ancora del tutto sopiti.

Questo ennesimo episodio riporta di stretta attualità la necessità di garantire, anche all’ospedale di Asti, una maggiore sicurezza. Meno di una settimana fa il Prefetto Ventrice aveva convocato un tavolo di lavoro per aumentare il livello di protezione del personale sanitario con la proposta di installare, anche in ospedale, il sistema di sorveglianza interna che, in tempo reale, consente di collegarsi in collegamento video e audio con le centrali operative delle forze dell’ordine.

«È una situazione non più tollerabile, siamo davanti all’ennesimo caso di violenza perpetrato ai danni dei nostri sanitari – è il primo commento a caldo che abbiamo raccolto al telefono dall’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi – Arriveremo a chiedere la scorta per i nostri sanitari, ma adesso siamo stufi e posso garantire tolleranza zero verso questi episodi inqualificabili». L’assessore Riboldi sarà presto ad Asti per confrontarsi su questo ennesimo caso di violenza ai danni dei sanitari. Intanto, domani mattina, rilascerà nuove dichiarazioni in merito a quanto avvenuto.

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