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Cronaca
Tribunale

Asti, nella maxi aula è arrivato il processo di ‘ndrangheta Carminius

Superato l’esame del grande spazio ricavato unendo due aule per garantire il distanziamento. 30 imputati con i loro difensori

Il processo Carminius stamattina per la prima volta ha conosciuto la maxi aula che il Tribunale di Asti, sede naturale del procedimento, ha allestito appositamente per ospitare tutti gli imputati e i loro difensori a prova di distanziamento.

Il caso ha voluto anche che fosse, simbolicamente, l’udienza numero 50 quella che ha segnato il trasferimento ad Asti: le altre sono state tutte tenute all’aula bunker del carcere delle Vallette a Torino. La prima si è tenuta il 9 luglio dello scorso anno.

Carminius ha assorbito anche il processo Fenice, entrambi sulle infiltrazioni n’dranghetiste a Carmagnola e che vede imputato, fra gli altri, l’ex assessore regionale Roberto Rosso.

Il processo presieduto dal giudice Alberto Giannone   assomiglia ad una maratona di resistenza, considerando che tutte le udienze durano l’intera giornata e questo per sentire i numerosissimi testimoni portati a supporto della tesi accusatoria della Procura della DIA di Torino.

Fra Carminius e Fenice sono 30 gli imputati che devono rispondere, a vari livelli e a vario titolo, di far parte della ‘ndrangheta operante in Piemonte; finora sono state molto importanti e seguite anche le dichiarazioni dei pentiti che hanno ricostruito legami e dinamiche interne ai clan.

La maxi aula ha comunque superato l’esame: aula 5 e aula 6, le due più ampie, sono state unite grazie ad un sistema di parete mobile che, all’occorrenza, si raccoglie sui cardini creando un solo grande spazio di circa 500 metri quadri.

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