Una giornata difficilissima e piena di dolore quella di ieri in Tribunale ad Asti dove, per la prima volta dopo il 18 settembre, si sono ritrovate le famiglie dei ragazzi coinvolti nel tragico incidente ad Isola d’Asti in cui persero la vita Chiara Grattapaglia 28 anni, residente a Calliano e Sebastian Palmieri, 25 anni di Marino, provincia di Roma.
Sopravvissuta, ma con lesioni molto gravi, l’amica del cuore di Chiara, Miriana, costituita parte civile con l’avvocato Lavagetto. Da Roma sono arrivati il solo legale della famiglia di Palmieri e il ragazzo, Daniele, 26 anni, che era alla guida della Bmw schiantatasi contro il guard rail all’uscita del tunnel di Isola verso Asti, accompagnato dai genitori.
L’appuntamento era quello davanti al gip Beconi per l’udienza che vedeva Daniele imputato di duplice omicidio stradale. Lui, dalla dimissione dal Pronto Soccorso di Asti post incidente, è agli arresti domiciliari.
Uno dei primi esami cui era stato sottoposto all’epoca fu quello della misurazione dell’alcol nel sangue ed emerse che stava guidando in stato di ebbrezza, con un tasso alcolemico di circa tre volte superiore al consentito. Anche davanti al gip Beconi ha ripetuto quello che disse già all’indomani dell’incidente, ovvero che lui era lucido e che l’incidente venne provocato dallo scoppio improvviso di uno pneumatico che gli impedì di “tenere” l’auto finita contro il guard rail.
L’udienza si è conclusa con il patteggiamento a 4 anni e 8 mesi e al mantenimento, per ora, della misura degli arresti domiciliari.
Se davanti al gip tutti hanno mantenuto una condotta composta, all’uscita dal tribunale, nella piazzetta antistante è emerso tutta la sofferenza della famiglia di Chiara (erano presenti il padre e la madre della ragazza, figlia unica) e di Miriana stessa nei confronti di Daniele accompagnato dai genitori, anch’essi manifestamente dilaniati da quanto successo, e dal loro legale.