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Cronaca
Sentenza

Asti, non importa se gli altri lo chiamano “avvocato”: assolto dal reato di esercizio abusivo della professione

Il “dottor” Andrea Gesino sotto processo per la sua attività di consulenza agli stranieri per l’ottenimento dei permessi di soggiorno

Per la Procura di Asti, Andrea Gesino doveva essere condannato ad un anno di pena e ad una multa da 15 mila euro perchè aveva “speso” la qualifica di “avvocato” senza essere mai entrato a far parte dell’Ordine degli Avvocati di alcun foro italiano.
Il processo è nato da un esposto che si riferisce all’attività del dottor Gesino di consulenza ai cittadini extracomunitari nel conseguimento del permesso di soggiorno e di altre pratiche che riguardano gli stranieri che vivono in Italia.
Si vede molto spesso nei dintorni della Questura di Asti che, peraltro, frequenta quotidianamente a nome e per conto degli stranieri che gli rilasciano procura speciale.
«Procure che vengono sempre date al “dottor Gesino”, mai all’avvocato Gesino – ha sottolineato il suo difensore, l’avvocato Maurizio Lattanzio – Lui non si è mai presentato come avvocato e il fatto che gli stranieri, fra loro, lo conoscano come tale va inteso come soprannome, visto che il dottor Gesino è laureato in Giurisprudenza, ha passato l’esame di Stato per diventare avvocato e non lo è diventato solo perchè l’Ordine di Asti ne ha rifiutato l’accesso appellandosi a norme di inizio Novecento. Lui ha fatto il praticantato qui in tribunale ad Asti ed è lì che gli stranieri hanno cominciato a riconoscerlo come avvocato». Ricordando, con un aneddoto, che lo stesso Gianni Agnelli era conosciuto come “l’Avvocato” senza aver mai passato l’esame di Stato.
Per la difesa, la consulenza fornita dal dottor Gesino è meramente di carattere amministrativo che nulla ha a che fare con l’attività forense, dunque non vi è alcun esercizio abusivo della professione.
Sulla base dell’istruttoria, dei testi portati dalla difesa e degli atti di indagine contenuti nel fascicolo, il giudice Sparacino ha deciso per la sua assoluzione “perchè il fatto non sussiste”.

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