Cerca
Close this search box.
bangladesh arrivo annone
Cronaca

Asti, nuovi tamponi per i 48 migranti arrivati da Lampedusa

Sono ospiti nell’hub di prima accoglienza della Croce Rossa a Castello d’Annone. Anche se saranno tutti negativi rimarranno in quarantena senza uscire

Risultavano già tutti negativi dai primi esami

Sono attesi entro  mercoledì, i risultati dei tamponi eseguiti questa mattina a tutti e 48 i migranti inviati all’hub della Croce Rossa di Castello d’Annone direttamente in arrivo da Lampedusa.
Un arrivo comunicato venerdì per sabato, che inizialmente doveva riguardare 27 profughi; numero quasi raddoppiato nel corso delle ore per riuscire a far fronte allo “smistamento” gestito dal Ministero dell’Interno.
Si tratta di una intera comunità del Bangladesh già sottoposta in Sicilia ai test sierologici che avevano dato per tutti esito negativo.

La Croce Rossa ha ripetuto gli esami

Giunti all’ex deposito aeronautico di Castello d’Annone, la Croce Rossa li ha sottoposti nuovamente ai tamponi per confermare i risultati.
Sono stati sistemati nelle palazzine già attrezzate per ospitare i richiedenti asilo e lì vi rimarranno per la “quarantena” di quindici giorni, indipendentemente dall’esito dei nuovi tamponi. Quindi, assicurano dalla Croce Rossa, anche se risulteranno tutti negativi nei test astigiani, rimarranno confinati nella grande area e non avranno contatti con la popolazione. Al termine della quarantena, la Prefettura li destinerà ai centri di accoglienza del Piemonte secondo le “ripartizioni” in vigore da tempo.

L’hub svuotato dai rifugiati del Moi

Scongiurata anche la convivenza (seppur in locali distanti fra loro e senza contatti) con il gruppetto di rifugiati dell’ex Moi di Torino, ad Annone dall’inizio del lockdown. Questi ultimi proprio ieri mattina, lunedì, hanno lasciato l’ex deposito aeronautico per nuova destinazione.
Sembra rientrata la protesta dei cittadini di Annone verso il nuovo arrivo di migranti.
«In un primo tempo si era inteso che sarebbero stati messi in quarantena perchè positivi – spiega il sindaco Ferraris – e questo ha scatenato il panico. Chiarito che invece la quarantena era preventiva e che non sarebbero usciti dal perimetro dell’ex deposito, la preoccupazione è un po’ rientrata».

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

2 risposte

  1. Sì continua a pagare anche per i profughi (quali profughi? ) oltre il mantenimento anche i tamponi….ma è possibile che dobbiamo accoglierli tutti noi? Gli italiani sono stufi già ci sono tanti problemi da risolvere nostri. ……
    Pensiamo alle persone che hanno pensioni e non riescono ad arrivare a fine mese. ..disoccupati….anziani….persone malate che non riescono ad avere la pensione di invalidità …..Questi profughi girano per le nostre città con telefonini costosi ben vestiti e non lavorano. ……I buonisti se li mantengano loro a casa propria …

    1. ben detto Silvi
      fin quando si vota a loro… (Entrambi), questi sono i risultati.

Edizione digitale
Precedente
Successivo