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Cronaca
Giustizia e politica

Asti, oggi davanti al gip il sindaco Rasero e l’ex assessore Bovino per le indicazioni di voto sui biglietti

Oggi l’udienza dopo l’esposto presentato da Bovino su quelle indicazioni di voto scritte sui foglietti.

E’ stata la notizia che ha animato l’attività politica astigiana di inizio anno e domani se ne sta discutendo ora in tribunale ad Asti, davanti al gip Beconi.
Da una parte il pm Deodato che ha chiesto l’archiviazione per l’esposto che l’ex assessore Mario Bovino ha presentato a carico del sindaco e presidente della Provincia Maurizio Rasero.
Compagni di giunta e di maggioranza politica fino a dicembre quando il sindaco a ritirato le deleghe a Bovino giustificando il gesto con “sgrammaticature” istituzionali di quest’ultimo. Bovino, già a settembre invece, aveva presentato l’esposto in cui, allegando un audio in cui la consigliera Varca, all’insaputa della registrazione, confidava a Bovino le modalità con le quali Rasero aveva fatto pressioni alle elezioni provinciali di secondo livello avvenute nel 2022.
La Varca aveva raccontato ciò che era successo al termine di una riunione di maggioranza in cui era stata l’indicazione di votare il sindaco di Nizza Simone Nosenzo (che non ne sapeva nulla e non è stato toccato dall’esposto); sindaco che sarebbe poi diventato il suo vicepresidente.
Rasero non si è limitato a dare il suggerimento politico, bensì ha consegnato a tutti i suoi un foglietto in cui il nome di Nosenzo era scritto in modo diverso l’uno dall’altro. Un gesto che presuppone un controllo successivo sulla fedeltà del voto della sua maggioranza.
Per Bovino e per l’avvocato Riverditi che lo assiste, questo è un chiaro controllo del voto e l’esposto è stato presentato affinchè, si afferma, venisse fatta valere anche in sede giudiziaria, l’importanza della segretezza della scelta politica.
In prima battuta la Procura ha chiesto l’archiviazione ritenendo invece il gesto legittimato dalla prassi politica e sottolineando che non si tratta di una votazione diretta da parte dei cittadini ma di una elezione di secondo livello in cui a votare sono sindaci ed amministratori locali dai quali ci si aspetta una maggiore consapevolezza nella scelta del voto. Rasero, dal canto suo, forte della richiesta di archiviazione del pm, si è sempre dichiarato sereno nell’esito dell’udienza e il suo difensore, l’avvocato Morra, ha depositato nei giorni scorsi una memoria difensiva.

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