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Cronaca
Centro cittadino

Asti, Palazzo Gazelli: nel suo futuro il restauro del piano nobile e un hotel di lusso

Acquistato per metà dall’imprenditore leader nel cibo e nei prodotti per animali: vuole riportarlo all’antico splendore e trasformarlo in una location a 5 stelle nel cuore della città

Non è solo un progetto imprenditoriale ad aver spinto Luigi Schiappapietra, imprenditore originario di Neive a capo di un gruppo di aziende leader nell’alimentazione e nei prodotti per animali ad acquistare metà Palazzo Gazelli. Dietro c’è anche la sua grande passione per la storia e, in particolare, per quella della famiglia Cotti di Ceres, originaria come lui di Neive ma con vigneti e cantine anche nell’Astigiano. Loro che sono stati i primi proprietari di Palazzo Gazelli e che hanno realizzato quelle straordinarie cantine, all’avanguardia per l’epoca, in parte aperte alle visite.
Nobili ma anche imprenditori del mondo del vino per generazioni, fino a Federico e Francesca: il primo morto in giovane età disponendo un importantissimo lascito per l’ospedale cittadino, la seconda sposa di un Gazelli di Rossana di nobile famiglia, militare, senza interesse a portare avanti la tradizione vinicola dei Cotti Ceres.
Sulla storia dei Cotti Ceres, Schiappapietra raccoglie da anni notizie, documenti e atti alla Biblioteca Storica di Torino, all’Archivio di Stato di Asti e in parte anche sul mercato antiquario. Grazie alla copiosa cronaca che i Cotti Ceres facevano della loro attività, ne verrà fuori un libro di prossima pubblicazione.
Questo spiega come mai, quando l’imprenditore ha saputo che una parte di Palazzo Gazelli era in vendita, non ha resistito a fare un’offerta. Che è stata accettata.
Così oggi è già proprietario di metà dell’immobile, dopo aver acquistato dagli eredi Gazelli di Rossana e dalla famiglia Banchini.
In particolare si è aggiudicato il bellissimo piano nobile e circa la metà delle storiche cantine.
Per quanto riguarda il piano nobile è già pronto e depositato alla Sovrintendenza un progetto particolareggiato per il suo restauro. Verrà restituito al suo antico splendore con il recupero meticoloso e storico dei 12 grandi ambienti, fra sale e saloni, di grandissimo pregio.
«Il piano nobile, al termine del restauro, sarà cristallizzato nella sua storicità – afferma Luigi Schiappapietra – Sarà adibito, insieme cortile e giardini, a location per eventi pubblici e privati».
Ma Schiappapietra è pronto ad acquistare tutto il complesso di Palazzo Gazelli, anche quello attualmente ancora di proprietà della famiglia Mazzarolli – Currado.
«Proprio l’architetto Augusta Mazzarolli aveva a suo tempo predisposto un progetto per trasformare questo prestigioso palazzo storico del centro di Asti in un hotel di lusso a 5 stelle – prosegue Schiappapietra – Un’idea che condivido e che intendo perseguire nel momento in cui, acquistandoli, potessi disporre di tutti gli ambienti della proprietà».
Per il restauro del piano nobile le tempistiche sono abbastanza brevi: pur considerando la cura e l’adesione alle prescrizioni della Sovrintendenza, Schiappapietra conta di vedere terminato il lavoro ad un anno dal suo inizio.
«Ho già individuato l’impresa che se ne occuperà – dice – specializzata proprio nel restauro di dimore storiche di grande prestigio. E voglio tranquillizzare i residenti perché i ponteggi che verranno allestiti non occuperanno la via».

Luigi Schiappapietra

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