16 anni: si è chiusa con questa richiesta di pena la requisitoria del pm Laura Deodato che con la collega Simona Macciò ha condotto la fase finale delle indagini sull’omicidio di Francesco Indino avvenuto in Campo del Palio nel giugno del 2015.
Oggi è una giornata molto importante per il caso che si sta discutendo a porte chiuse in rito abbreviato al tribunale di Asti.
Unico imputato per l’omicidio è Stefano Bagnasco, difeso dall’avvocato Avidano che inizierà fra poco la sua arringa difensiva. Dovrà difendere il suo assistito dalla profonda convinzione della Procura che lo ritiene colpevole di aver sferrato i colpi di spranga nei confronti del suo dipendente e averlo lasciato morire all’alba vicino al camion carico di frutta e verdura da portare ai mercati.
Il movente sarebbe da ricercare, secondo la Procura, in un debito contratto da Bagnasco, titolare dell’attività di compravendita all’ingrosso, nei confronti di alcuni fornitori che avrebbero incaricato Indino di “mediare” con lui per ottenere il pagamento della somma.
Accusa che Bagnasco ha sempre respinto fermamente.