La mappa dell’Aci
In occasione della Giornata Mondiale in ricordo delle Vittime della strada, l’Aci ha diramato la sua annuale mappa degli incidenti con la localizzazione di tutti i sinistri stradali avvenuti nel 2018.
Lo studio, realizzato dall’ACI, analizza i 37.228 incidenti (1.166 mortali), 1.344 decessi e 59.853 feriti, avvenuti su circa 55.000 chilometri di strade della rete viaria principale d’Italia.
La mappa offre anche i dati disaggregati provincia per provincia, compresa quella di Asti.
Il primo dato sconfortante è l’aumento in termini assoluti del numero di incidente anche sul nostro territorio.
In tre anni 44 sinistri stradale in più
Prendendo per riferimento il triennio 2016-2018, si registra che si è passati dai 471 incidenti del primo anno ai 511 del 2017 per arrivare ai 515 del 2018.
Ma è consolante il fatto che diminuiscano quelli con esiti mortali: 15 nel 2016, 23 nel 2017 (l’anno peggiore dei tre presi in considerazione) e 10 nel 2018. Scende anche, sempre in termini assoluti, il numero dei morti sulle strade che passa dai 16 del 2016 ai 10 del 2018.
Concentrandosi invece esclusivamente sullo scorso anno, emerge che non ci sono state vittime della strada sotto i 17 anni. In compenso vi è una perfetta parità numerica di morti in incidenti fra uomini e donne fino ai 64 anni mentre fra gli over 65enni sono più gli uomini ad aver perso la vita in uno schianto (o in un investimento).
Fra i feriti più maschi che femmine
La sezione in cui sono gli uomini ad avere una forte prevalenza sulle donne è quella dei feriti: in ogni categoria di età il maggior numero di feriti sono uomini con una profonda differenza nella fascia di età fra i 30 e i 54 anni (182 maschi contro 112 femmine).
Nessuna significativa differenza, invece, fra i ruoli dei morti su strada: dai 18 ai 64 anni le persone che hanno perso la vita in incidente sono, in egual misura, conducenti, passeggeri e pedoni.
Di segno contrario, invece, il dato che prende in considerazione il ruolo dei feriti: prevalenza assoluta di conducenti di mezzi, considerando anche che spesso gli incidenti avvengono fra auto con il solo autista e senza passeggeri.
L’autobus il mezzo più sicuro
Quali sono i mezzi più sicuri con minor incidenza di scontri?
L’autobus, visto che solo lo 0,56% di incidenti hanno coinvolto questo tipo di mezzi. Percentuale irrisoria rispetto al 77% di incidenti in auto, il quasi 9% con veicoli commerciali e industriali, il 5,6% di motociclette.
Ultimo dato offerto dallo studio dell’Aci è quello dell’identificazione delle strade più pericolose.
Se parliamo genericamente di incidenti, metà di essi avvengono su strade urbane, il 30% circa su strade extraurbane secondarie e un 20% su strade extraurbane principali.
Ma quando parliamo di incidenti mortali sono le strade extraurbane secondarie e vincere la maglia nera con il 40% di casi contro il restante 60% equamente diviso fra gli altri tipi di strade, autostrade comprese.