Stabilita la “roadmap” di riapertura
Anche il Tribunale di Asti ha tracciato la sua “road map” per regolamentare un lento rientro alla normalità dopo la stretta dettata dall’emergenza sanitaria.
Un rientro che, di fatto, non è previsto. Almeno non fino alla fine di luglio.
Nell’ordinanza firmata dal presidente del tribunale, il dottor Giancarlo Girolami, infatti, sono ancora molto forti le restrizioni alla normale attività giudiziaria.
Con una netta divisione fra sezione civile e quella penale.
Sezione civile
Per quanto riguarda quella civile poco cambia rispetto a quanto già rodato in questi ultimi due mesi. Per sua natura, inoltre, è molto più semplice per chi si occupa di queste pratiche, agire da remoto, con una implementazione di atti e operazioni in via telematica che non necessitano la presenza di persona.
Anche perchè le udienze che necessitano della presenza fisica dei difensori e delle parti nei locali del Tribunale saranno rinviate a data successiva al 31 luglio.
Sezione penale
Altro discorso invece per quanto riguarda il settore penale.
E’ previsto che si possano tenere se indifferibili ed urgenti ma con norme molto severe: sarà scelta una delle aule di udienza del piano terra da concordare volta per volta per avere lo spazio sufficiente ad evitare il contatto ravvicinato tra le persone. Bisonerà infatti mantenere il rispetto la distanza tra i presenti che dovranno indossare tutti adeguata mascherina.
Con queste accortezze si potranno celebrare processi a partire dal primo giugno ma a patto che riguardino imputati con misure cautelari in corso (detenzione in carcere o ai domiciliari) e processi senza necessità di istruttoria che saranno selezionati dai giudici titolari del procedimento.
Poche udienze e testimoni con appuntamenti “al minuto”
Per non creare assembramenti verranno scaglionati con precisione e capillarità sia gli orari delle attività di udienza, sia la chiamata dei testimoni in modo da evitare che sostino nei corridoi e nelle salette in attesa di essere sentiti.
Altro importante dettaglio: le udienze, anche se normalmente sono aperte al pubblico, si terranno tutte, indistintamente, a porte chiuse.
“Barbarossa” forse trasferito a Torino
Più complicato sarà ricalendarizzare le udienze per il processo Barbarossa, quello sulle infiltrazioni di ‘ndrangheta fra Costigliole e Asti che vede la presenza di numerosi imputati e difensori. Nessuna aula del tribunale di Asti è in grado di garantire il rispetto delle distanze in presenza di così tante parti e dunque probabilmente la sua sede (solo logistica) sarà spostata al tribunale di Torino che dispone di aule più grandi.
Sicuramente fissate dopo il 31 luglio saranno le udienze presidenziali e le prime udienze che riguardano cause civili e di lavoro.
Convalide e interrogatori di garanzia in videoconferenza
Proseguiranno con le stesse modalità seguite finora, invece, le udienze di convalida dell’arresto e del fermo e gli interrogatori di garanzia per gli arrestati. In base al protocollo di intesa sottoscritto con gli avvocati, continueranno ad essere celebrate in remoto, quindi con tutte le parti collegate in videoconferenza e non in presenza.