Otto anni di processo e ieri la sentenza che ha visto l’Asp, la municipalizzata di Asti, vincere la causa per diffamazione nei confronti di Biagio Riccio, ex presidente di Confartigianato Asti e candidato a sindaco.
Riccio, nel corso di una conferenza stampa che era stata anche postata su Youtube, aveva duramente criticato l’operato di Asp insinuando che il bilancio “era falso” sostenendo che l’azienda aveva partecipato ad una gara d’appalto offrendo volutamente una somma esagerata con l’intenzione di “dividere dopo”. Parole durissime e fortemente lesive dell’immagine dell’Asp e dei suoi amministratori che avevano immediatamente dato mandato all’avvocato Marco Calosso di querelare Riccio per diffamazione.
Il processo è stato lunghissimo, in più occasioni sembrava che ci fosse un accordo fra le parti per arrivare ad una revoca della querela che invece non si è mai perfezionato.
Ieri è giunto al termine con la condanna di Riccio a 4 mesi e 15 giorni di reclusione oltre al risarcimento e alle spese legali. Il giudice ha anche concesso la sospensione condizionale subordinata al pagamento del risarcimento.