I festini la scagionano
La prova dei “festini” estivi nelle case di campagna o direttamente nei boschi ha salvato una ragazza di Portacomaro da una condanna per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Il fatto risale all’agosto del 2017 quando i carabinieri, nella seconda casa della famiglia della ragazza, avevano trovato marijuana e cocaina nascoste in un barattolo di plastica nascosto in cucina. Si parla di 37 dosi di marijuana e circa 18 dosi di cocaina. Troppe per essere considerate ad uso personale ma al processo è emersa una lettura completamente diversa da quella data in sede di sequestro. E l’ha fatta il difensore dell’imputata, l’avvocato Alberto Masoero. E’ vero che quella sostanza stupefacente era per più persone, ma si trattava di amici della ragazza, coetanei, che si ritrovavano con lei durante l’estate per fare dei festini. Lei era quella incaricata di procurare marijuana e cocaina che poi consumavano tutti insieme e ogni partecipante al festino versava la sua quota per pagare. Nessun utile, quindi niente spaccio. Il giudice l’ha assolta.
d.p.