Era sfuggito alla retata del 10 febbraio durante la quale la Guardia di Finanza di Asti aveva eseguito una serie di misure cautelari nell’ambito di un’inchiesta, la “Warranty” che aveva portato a scoprire un rilevante giro di frodi ai fondi di garanzia per oltre 21 milioni di euro.

Una inchiesta che era originata dal fallimento della Olicar di Bra e che aveva riguardato Asti non solo perchè la locale Procura è competente per territorio sui reati fallimentari braidesi, ma anche perchè la Cassa di Risparmio è una delle parti lese nel filone che riguarda fideiussioni e garanzie.

I finanzieri astigiani, che gli davano la caccia da quasi un mese, lo hanno intercettato in provincia di Milano, in una casa dove, nel seminterrato, era stato costruito un vano sfruttando un’intercapedine della struttura.

Per accedervi si passava da un locale sauna in cui era posizionato un pulsante che “apriva” la porta verso il nascondiglio.

Un locale piccolo, di circa 10 metri quadrati che era stato allestito come laboratorio per la produzione di documenti di identità e certificati di fideiussioni falsi, proprio oggetto dell’inchiesta per il quale è indagato l’arrestato.

E’ stato portato al carcere di Asti.