Accusato di aver usato una carta di credito rubata
Social sempre più presenti in aula di tribunale, anche come prova. Ma a volte non riescono a superare la soglia dell’attendibilità. E’ quanto accaduto al processo in cui Alessandro Cestari, 37 anni, è stato mandato assolto dal giudice Dovesi dalle accuse di ricettazione di una carta di credito rubata con la quale è stato fatto un prelievo allo sportello bancomat ed è stato fatto il tentativo di acquisto in una gioielleria della città. A Cestari gli inquirenti sono arrivati comparando le immagini dei video del bancomat e della gioielleria con alcuni filmati postati su Fb in cui compariva lui. Accanto ad un riconoscimento fotografico fatto dai commessi della gioielleria. Ma a processo i riconoscimenti dei testimoni sono vacillati e il giudice non deve aver ritenuto sufficientemente attendibile la comparazione con i video di Facebook. Così come aveva insistito nella sua requisitoria il difensore Marco Calosso. A fronte di una richiesta di pena di 3 anni avanzata dal pm, Cestari è stato assolto.