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Cronaca
Casa di reclusione

Asti, topi nella mensa del carcere che apre e chiude a singhiozzo

La denuncia dei sindacati degli agenti penitenziari stufi e preoccupati per la loro salute. Si chiede una bonifica approfondita dei locali

La denuncia arriva direttamente dai sindacati di polizia penitenziaria che lavorano alla Casa di Reclusione di Asti.

I segretari Uilpa Marco Missimei, Uspp Cecere e Osapp Domenico Favale sono intervenuti per far conoscere la situazione in cui versano gli agenti penitenziari ogni volta che arriva l’ora del pasto fra un turno e l’altro.

«E’ da circa due settimane che assistiamo ad un teatrino indecente ed alquanto ridicolo sulle continue e repentine chiusure e aperture della mensa agenti – scrivono Uilpa e Uspp – per la presenza accertata di roditori dalla mole felina. Con un continuo disagio al personale che si vede aperta la mensa a pranzo e poi chiusa a cena, nella stessa giornata. Senza contare il rischio salute legato alla presenza dei topi».

«Da oltre due anni – dichiara Favale dell’Osapp – denunciamo le gravi criticità della casa di reclusione di Asti ma otteniamo solo silenzi tanto dal direttore come dal Provveditore regionale.

Ancora oggi il fronte della salubrità della struttura sembrerebbe essere minato da roditori e pantegane che hanno trovato ospitalità nella struttura alla pari di piccioni che sono diventati una colonia. Chiediamo l’intervento urgente delle autorità sanitarie preposte alla tutela della pubblica igiene».

Più severi ancora Uilpa e Uspp che chiedono la chiusura della mensa per il tempo necessario ad una approfondita bonifica effettuata da esperti in materia e non da interventi approssimativi e in economia con tanto di certificato ufficiale di salubrità dei locali.

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