Gli accertamenti sono ancora in corso, ma è molto probabile che quanto rinvenuto da alcune guardie del Corpo Ambientale Nazionale sulle rive del Tanaro sia uno degli autovelox rubati la notte della vigilia di Natale sulla tangenziale di Asti dopo l’abbattimento di pali sui quali erano installati.
Tanto si era parlato del gesto dei “Fleximen” nostrani, ripresi anche all’opera con il flessibile dalle telecamere di sicurezza degli stessi velox prima di essere disattivati dall’abbattimento.
L’apparecchiatura era buttata lungo un sentiero sull’alveo del Tanaro, nella zona della Bula dove spesso i volontari del Corpo Ambientale Nazionale guidato ad Asti da Aldo Pontarelli, fanno i loro giri di perlustrazione alla ricerca di discariche abusive da segnalare alle autorità per la rimozione e per la ricerca dei responsabili degli abbandoni.
E questa volta, Pontarelli con Massimiliano Di Scerni e Franco Torchio, in mezzo a rifiuti di altro genere, è spuntato l’autovelox tutto scomposto: due telecamere e processore a infrarossi, software di rilevamento di velocità delle auto, fotocamera che immortale le targhe dei veicoli.
Immediatamente avvertiti, sono intervenuti agenti della Polizia Locale del Comune di Asti a prelevare tutto per fare successive verifiche.
Sulla stessa discarica sono state rinvenute anche quattro carcasse di pecore macellate e la testa di un cinghiale; a fianco alcuni sacchi neri dell’immondizia che ne contenevano anche interiora e scarti di macellazione ormai in putrefazione.