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violenza sessuale
Cronaca

Asti, violenta la vicina di casa davanti a suo figlio

Condannato un uomo a 3 anni e 4 mesi. In aula il drammatico racconto della donna

Attrazione fatale

Una madre sola in casa e un uomo che non sa resistere all’attrazione verso di lei e non si ferma neppure davanti al bimbo piccolo della donna. Anzi, si presenta con una manciata di caramelle per distrarre la sua attenzione e dedicarsi con maggiore forza al suo progetto di violenza sessuale.

Condannato a 3 anni e 4 mesi

Questa storia terribile è finita nei giorni scorsi davanti al Gup Belli, giudice titolare di un processo per violenza sessuale dove l’imputato, un uomo di 36 anni difeso dall’avvocato Furlanetto, è stato condannato a 3 anni e 4 mesi oltre al risarcimento di 8 mila euro nei confronti di una giovane donna di 32 anni assistita dall’avvocato La Matina.
E’ stata lei a ripercorrere quel terribile pomeriggio del 2018 in un appartamento nella zona di corso Matteotti.

Il racconto della donna

La donna si trovava da sola in casa con il bambino di 3 anni e mezzo quando il vicino di casa ha suonato il campanello e con una scusa si è fatto aprire la porta dell’alloggio. I due si conoscevano, sia perché le famiglie abitavano nello stesso caseggiato, sia perché talvolta la donna aveva fatto da baby sitter al bambino del vicino di casa.

Caramelle al bimbo

Ma quello che si è infilato in casa quel giorno non era il vicino di casa gentile e cordiale che lei conosceva: in evidente stato di agitazione e di eccitazione ha subito fatto pesanti avances alla donna buttando delle caramelle sul divano del salotto per sviare il bimbo piccolo presente in casa.
A nulla è valso il rifiuto della giovane madre, lui non si è fermato e, a più riprese, l’ha rincorsa per casa e ha soddisfatto la sua eccitazione, incurante del piccolo che, nel frattempo, si era nuovamente avvicinato alla madre e assisteva ad ogni fase della violenza.
Approfittando di un momento di distrazione del suo violentatore, la donna è riuscita ad afferrare il bambino e a fuggire da casa, ma solo dopo qualche giorno ha trovato il coraggio di rivolgersi alle forze dell’ordine per denunciarlo.

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