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Cronaca

Astigiani vittime della truffa sulle case vacanze

Numerose segnalazioni al ritorno dalle ferie in “case fantasma”. I consigli per non incappare nei truffatori

Immagini rubate

Nonostante le vacanze stiano giungendo al termine, sono numerose le segnalazioni che la Polizia Postale di Asti sta continuando a ricevere da famiglie che sono state truffate dopo aver prenotato e pagato un soggiorno in una casa vacanza.

Tutte le prenotazioni sono state effettuate a seguito di annunci on line per l’affitto breve di alloggi o villette in luoghi di villeggiatura che in realtà non esistevano oppure non erano disponibili perchè il reale proprietario non era colui che aveva messo l’annuncio. Qualcun altro, rubando le immagini, le aveva postate prevalentemente sul sito Subito.it e aveva incassato la caparra rovinando le ferie a numerose persone.

Attenzione al prezzo troppo basso

La Postale torna a mettere in guardia le persone. Il primo campanello d’allarme normalmente è il prezzo troppo allettante che si discosta di molto dalle normali valutazioni di mercato a parità di località e di tipologia di alloggio proposta. Inoltre bisogna diffidare da chi ha premura di concludere la trattativa, perchè una volta trovato l’accordo il truffatore chiede subito il saldo o una caparra non inferiore alla metà di quanto pattuito mentre non dovrebbe essere più del 20%.

Anche il metodo di pagamento deve fare rifletere. La quasi totalità delle truffe avviene mediante ricarica di carte prepagate come la Postepay intestate da prestanomi occasionali. Meglio pagare con metodi tracciabili come Paypal.

I consigli per evitare la truffa

E poi altri consigli per non incappare nella truffa.

E’ sempre consigliabile leggere con attenzione le norme contrattuali richiedendo tutte le informazioni necessari; raccogliere informazioni su colui che propone l’immobile e se possibile telefonare all’ufficio turistico di zona per informazioni sugli immobili in affitto ( prezzi, stagionalità…).

Chiedere al locatore quanti più dati possibili così da avere una ragionevole certezza dell’identità della persona e della reale esistenza dell’immobile in questione ( verificare i prefissi delle utenze telefoniche fornite che ad esempio non siano prefissi internazionali).

Non inviare denaro preventivamente piuttosto offrirsi per un incontro di persona volto a visionare l’immobile ed al conseguente pagamento della somma a titolo di caparra. Generalmente di fronte ad un siffatto invito il truffatore sparisce e si rende irreperibile.

Verifiche su locatore e immobile

Non inviare documenti personali; sscegliere metodi di pagamento sicuri quali Paypal evitando il pagamento su carte prepagate e, come già detto, diffidare di offerte troppo vantaggiose e provenienti dall’estero. Ci deve insospettire inoltre che l’offerta proposta da un soggetto ad esempio di nazionalità spagnola preveda il versamento della somma su un conto avente iban tedesco…verificare eventualmente, tramite database online di verifica IBAN, a quale filiale bancaria risulti associato l’IBAN in modo da fare un controllo incrociato con l’indirizzo del locatore. Meglio affidarsi a siti che offrono servizi di feedback come Airbnb, Case Vacanza e altri: effettuare le transazioni direttamente tramite il sito e non attraverso il link. In caso di dubbio inserire su un motore di ricerca i dati in possesso ( numero di telefono, numero dell’annuncio, numero della carta su cui effettuare il pagamento, ma anche il nome del presunto proprietario) al fine di verificare se vi siano già presenti in rete segnalazioni da parte di soggetti truffati e inserire l’immagine dell’immobile proposto nell’annuncio su google immagini per verificare se la foto sia originale o sia stata prelevata dal web.

 

 

 

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