Risveglio con i carabinieri alla porta questa mattina per Daniel Lanza, 40 anni, astigiano, fortemente sospettato di rapina pluriaggravata, sequestro di persona e lesioni.
L’uomo è stato arrestato in seguito alle indagini, complesse, che erano state avviate dalla Procura della Repubblica di Asti dopo la denuncia di una rapina in villa commessa a Castagnito il 20 febbraio 2018.
Gli accertamenti affidati ai carabinieri di Asti, hanno portato, in un primo momento, a ricostruire esattamente come era avvenuta l’efferata rapina: alcuni malviventi avevano fatto irruzione a mano armata dentro la vitta e costretto il proprietario di casa, sotto la minaccia di una pistola e dopo averlo picchiato, ad indicare dove si trovasse la cassaforte.
Una volta saputo dove fosse, l’avevano fatta aprire e si erano impossessati di una ingente somma di denaro e di vari orologi di pregio per un valore complessivo di svariate migliaia di euro. Poi, prima di darsi alla fuga, avevano rinchiuso il proprietario in uno dei bagni di servizio della villa, senza finestre.
Quando era riuscito a liberarsi, il padrone di casa aveva subito fatto intervenire le forze dell’ordine che avevano trovato un passamontagna e alcuni frammenti di guanti in lattice sicuramente utilizzati dai rapinatori.
Un’accurata ricerca scientifica delle tracce biologiche ha consentito di estrapolare ed analizzare il Dna a cura del RIS di Parma; i confronti con le banche dati hanno consentito di individuare la loro appartenenza a Lanza. Per lui l’ordinanza di custodia in carcere eseguita stamattina mentre per i complici sono ancora in corso approfondimenti. Lanza si trova rinchiuso al carcere di Vercelli.