La scorsa settimana due cani da tartufo sono stati avvelenati durante una ricerca in tartufaia privata tra Montafia e Gallareto, frazione di Piovà Massaia. «La veterinaria sospetta si sia trattato
La scorsa settimana due cani da tartufo sono stati avvelenati durante una ricerca in tartufaia privata tra Montafia e Gallareto, frazione di Piovà Massaia. «La veterinaria sospetta si sia trattato di un boccone avvelenato con l'anticrittogamico che si usa abitualmente nei noccioleti: una morte atroce per il mio cucciolo ? denuncia con rabbia Antonio Ghione, proprietario di uno dei due cani uccisi ? Non mi importa un accidente del danno economico, ero molto affezionato al mio cane. Chi compie una simile barbarie è un delinquente».
I due cani uccisi, un meticcio bracco-setter e un labrador nero di quattro anni, erano stati addestrati alla ricerca dei tartufi dagli stessi proprietari e condotti su terreni di loro proprietà. Entrambi i cani erano dotati di museruola, ma la dose di veleno era tale per cui è stato sufficiente che sfiorassero col muso il boccone per rimanerne mortalmente intossicati. «Purtroppo ? aggiunge Mara Piazzola, guardia zoofila dell'Oipa di Asti (Organizzazione italiana protezione animali) residente a Montafia e venuta a conoscenza della vicenda – episodi di questo genere sono piuttosto frequenti in queste zone e andrebbero sempre denunciati».
m.b.