E’ stato lo stesso pm Dentis della Procura della Repubblica a chiedere l’archiviazione del procedimento che vedeva come indagati Antonio Colonna e Kary Lubow Schefler accusati di aver messo in piedi un allevamento di cani razza “Spitz di Pomerania” a Baldichieri d’Asti senza autorizzazione. Accusati anche di detenere dei farmaci veterinari non registrati in Italia alcuni dei quali scaduti in validità.
Tutto era nato da un’indagine della Procura di Tivoli che si era avvalsa anche della Questura di Asti, del Servizio Veterinario dell’Asl e dei Forestali di Villafranca che avevano compiuto il sopralluogo nella casa di Baldichieri.
I verbali del sopralluogo aveva evidenziato come fossero effettivamente presenti 8 cani adulti e 5 cuccioli di Spitz di Pomerania ma erano liberi, in buone condizioni, ospitati in strutture di legno pulite dotate di acqua, cibo, tappetini igienici e materassini in tessuto.
Vero che vennero ritrovati anche i farmaci scaduti, ma, scrive il pm nella richiesta di archiviazione, non vi era la certezza che fossero stati effettivamente somministrati agli animali e questo, di conseguenza, non configura l’esercizio abusivo di professione del quale erano accusati.
Di qui la richiesta di archiviazione accolta dal tribunale di Asti.
Su questa vicenda Colonna interviene in modo molto deciso: «Sono fatti inventati contro di me da un’allevatrice abusiva che ho denunciato per maltrattamento e commercio illecito di animali – scrive l’uomo che ha contribuito alla liberazione dei 2500 beagles dell’allevamento Green Hill di Montichiari – A queste ho aggiunto anche la denuncia per diffamazione e a breve si celebrerà il processo proprio ad Asti. La conclusione della mia indagine di Asti è la conferma di una volontà che si annida in qualche persona che non ama il mio lavoro e le conseguenze giudiziarie e medicatiche che denunciano il business e le connivenze che ruotano intorno agli animali».