Non è una denuncia di truffa normale e le modalità con le quali è avvenuta meritano unattenzione particolare da parte delle forze dellordine e unindagine che potrebbe svelare la presenza
Non è una denuncia di truffa normale e le modalità con le quali è avvenuta meritano unattenzione particolare da parte delle forze dellordine e unindagine che potrebbe svelare la presenza di una talpa o di una violazione dei sistemi informatici di alcuni corrieri per merci. A sporgerla è stato Gianluca Morino, noto titolare della cantina Cascina Garitina di Castel Boglione, per il furto di mezzo bancale di bottiglie di vino, per un valore che si aggira intorno ai 2500 euro. Il vino però non è stato rubato nottetempo dal magazzino della cantina, ma è stato consegnato dallo stesso titolare nelle mani di chi, poi, si è rivelato non essere il corriere che stava aspettando.
Morino, come molti altri produttori di vino del Sud Astigiano, si avvale del servizio dei corrieri per le consegne in Italia e allestero. In questo caso si trattava di una partita di vino che andava consegnata in un Paese del Nord e per il trasporto, come sempre, aveva contattato un corriere abituale con il quale aveva concordato tutti i dettagli della spedizione: nome del cliente, volume del bancale, peso complessivo. Dettagli che si è visto riprodotti con precisione nel cosiddetto foglio di presa che gli ha presentato un gentilissimo corriere presentatosi con un furgone per la consegna. «Non ho avuto il minimo dubbio sulla sua identità perché era tranquillo, sicuro, competente e, soprattutto, mi ha presentato il foglio di presa con tutti i dati esatti» è il racconto di Morino. Salvo poi scoprire, il giorno dopo, quando si è presentato il vero corriere per prendere in carico la consegna, che aveva affidato le sue bottiglie ad un truffatore.
Da buon vignaiolo digitale, Morino ha subito pubblicato la disavventura su Facebook per mettere in allerta i colleghi, scoprendo di essere solo lultima vittima di un giro di falsi corrieri che si appropriano di partite di vino e di grappe e sempre il finto corriere conosceva nei minimi particolari i dettagli della consegna. Di qui lo spunto di indagine per i carabinieri cui sono state girate le denunce: o ci sono delle talpe allinterno degli uffici dei corrieri ufficiali che prendono nota delle ordinazioni e poi mandano in anticipo i finti padroncini a ritirare, oppure vi sono delle falle nei sistemi informatici degli stessi corrieri.
d.p.