Vanno meglio le cose al Belvedere, il grande complesso residenziale sul versante sud del parco Monterainero che comprende 7 edifici in cui vivono oltre 600 persone. Ad ottobre, anche dalle colonne del
Vanno meglio le cose al Belvedere, il grande complesso residenziale sul versante sud del parco Monterainero che comprende 7 edifici in cui vivono oltre 600 persone. Ad ottobre, anche dalle colonne del nostro giornale, era partito un appello di alcuni inquilini sulla scarsa sicurezza dovuta alla presenza di numerosi stranieri cui erano stati affittati dei monolocali ricavati da locali di sgombero ai piani più bassi.
«Di giorno non si vede nessuno -raccontavano alcuni condomini- ma di notte, su interi piani di due edifici si scatena una vita di cui sappiamo poco o nulla, se non che è molto rumorosa, molesta e, a volte anche pericolosa visto che d'estate queste persone hanno l'abitudine di accendere fuochi sui terrazzi coperti per fare grigliate. Alla sera -continuava il racconto- rumori, schiamazzi, musica ad alto volume, liti senza fine che rendono la vita impossibile a chi abita ai piani soprastanti. E poi gli incontri pericolosi per il continuo andirivieni di persone che nulla hanno a che fare con i palazzi del Belvedere». Su questa situazione erano stati firmati anche alcuni esposti alla Procura della Repubblica affinchè le forze dell'ordine intervenissero. Era stato coinvolto anche il Comune di Asti e le risposte sono arrivate.
Gli stessi condomini che avevano protestato e posto l'attenzione sulla scarsa sicurezza, oggi raccontano una situazione diversa. «Sono stati fatti molti controlli e sopralluoghi di vigili urbani e altre forze di polizia. Sono state identificate sia le persone che affittano i monolocali sia quelle che continuamente venivano a trovarle. Un'opera di disturbo che ha gradualmente ridotto l'andirivieni di sconosciuti e ha anche portato alcuni inquilini ad andarsene per trovare posti più tranquilli e meno controllati». Un'azione che ha condotto ad un ritorno alla normalità della vita nei palazzi interessati (soprattutto due dei sette dell'intero complesso) con un avvicendamento nei monolocali di occupanti più rispettosi delle comuni regole di convivenza.
«Piacevolmente sorpresi di questo intervento -dicono i condomini- vogliamo ringraziare il Prefetto, il sindaco, la Polizia, i carabinieri, la Polizia municipale e anche il nostro amministratore che non ci ha lasciati soli e ha fatto tutto quello che poteva per risolvere una situazione che era ormai insostenibile esponendosi anche ad insulti e minacce da parte di chi, estraneo al Belvedere, mal sopportava questo giro di vite dei controlli». I proprietari degli alloggi hanno messo mano a portafoglio per risistemare le parti comuni danneggiate da atti di vandalismo e dal degrado provocato dalle sgradite frequentazioni precedenti. «Soldi che abbiamo speso volentieri -dicono- perchè li consideriamo una medicina per la guarigione delle nostre case». E fanno un singolare appello alle agenzie immobiliari e ai proprietari che intendono affittare alloggi al Belvedere: «Non portateci gente disperata».
Daniela Peira