Due cani avvelenati che hanno rischiato la vita e un gruppo di amiche che organizza le ronde nei giardini nella zona nord della città per beccare chi butta i bocconi letali agli amici a quattro
Due cani avvelenati che hanno rischiato la vita e un gruppo di amiche che organizza le ronde nei giardini nella zona nord della città per beccare chi butta i bocconi letali agli amici a quattro zampe. Una storia tutta astigiana che si è sviluppata negli ultimi tre giorni. Da giovedì, per lesattezza, quando due cani hanno inghiottito dei bocconi e solo lintervento immediato di proprietaria e veterinario ha scongiurato il peggio. «Ho portato i miei tre cani nel piccolo prato che si trova vicino alla sede della Cassa Edile nei pressi di Strada Fortino -racconta Giuliana Barucco Binello, la proprietaria- è un posto dove vado spesso, non è frequentato dalle persone e quindi i cani non danno fastidio. Li ho lasciati liberi e loro hanno corso e giocato come sempre. Ad un tratto però due di loro, uno dei due Jack Russel e la meticcia, si sono sentiti malissimo, avevano spasmi e crisi epilettiche fortissime. Li ho portati dal veterinario che li ha tenuti fino al giorno dopo».
Per fortuna i cani sono stati salvati e dai resti di quanto inghiottito pare che si tratti di bocconcini di prosciutto anche se non si conosce ancora la sostanza tossica di cui erano impregnati. «Non è il primo caso, purtroppo -spiega Giovanna Lentini, organizzatrice di spettacoli, viaggi e piccoli eventi- ed è ora che qualcuno faccia qualcosa di concreto contro i vigliacchi che se la prendono con gli animali. Così, insieme ad un gruppo di amiche, abbiamo deciso di organizzare delle ronde in alcuni parchi». Da venerdì, di giorno e di notte, una decina di donne (e proprietarie di cani) scrutano bene ogni angolo al parco ex Fortino, al Monterainero, al Rio Crosio e al Biberach alla ricerca di chi butta i bocconi o almeno alla scoperta di essi.
«I bocconi più diffusi sono le polpette che contengono veleno per topi -spiega la Lentini- oppure quelli dentro i quali vengono tritati i vetri di lampadine, letali per lanimale che muore in una lenta agonia per emorragia interna». Cè un modo per difendere i propri amici a quattro zampe da questi rischi? «Lideale sarebbe avere un buon rapporto con il proprio cane in modo da poterlo controllare da vicino anche quando è libero -risponde il dottor Fassola, veterinario- ricordando che la legge impone che i cani, nei luoghi pubblici, vengano condotti con il guinzaglio o la museruola. Luso di questultima, ovviamente, riduce quasi a zero il rischio di ingerimento di polpette avvelenate o altre sostanze tossiche».
Daniela Peira