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Cronaca

Bomba carta al Tribunale di Asti: i nomi dei magistrati minacciati e falso allarme di nuova esplosione

Una telefonata anonima aveva annunciato uno scoppio questa mattina dentro Palazzo di Giustizia. Si è rivelata un falso allarme

Momenti di tensione

Massima attenzione e vigilanza al Tribunale di Asti che non accenna a calare. Dopo l’esplosione di un pacco bomba avvenuta questa notte, intorno alle 2 nella vica che porta a Palazzo di Giustizia, questa mattina, intorno alle 11 è arrivata una telefonata anonima che ha annunciato una nuova esplosione, questa volta all’interno del Tribunale.

Ampia la mobilitazione della Polizia che ha fatto intervenire anche i suoi artificieri (compresa l’unità cinofila addestrata) per una bonifica del palazzo e dei suoi dintorni. Per fortuna si è rivelato un falso allarme ma questa telefonata ha contribuito a tenere alta la tensione.

Chi sono i magistrati minacciati

Intanto trapelano i nomi dei magistrati minacciati nel cartello ritrovato da Polizia e Digos nei pressi della cancellata dove è avvenuta l’esplosione. Sotto la minaccia “Vi faremo morire tutti” erano elencati i nomi del giudice Roberto Amerio, del gip Giorgio Morando e dei pm Laura Deodato e Vincenzo Paone.

Riserbo sulle indagini che sono immediatamente partite per risalire agli autori del gesto i quali hanno agito in un tratto di strada non inquadrato da telecamere: nè quelle di sorveglianza cittadina, nè quelle a protezione della sicurezza del Palazzo di Giustizia. Ma per arrivare lì sono sicuramente passati su qualcuno degli “occhi elettronici” disseminati appena più avanti o appena dietro e sono queste le immagini che potranno dare un volto e un nome agli attentatori.

Riserbo sul movente

Anche sul movente vi è ancora molto riserbo; il procuratore della Repubblica Alberto Perduca stamattina ha riunito i quattro magistrati interessati dalle minacce e sembra che sia già stato isolato un ambito comune a tutti verso il quale indirizzare le indagini.

Nella mattinata di oggi il lavoro a Palazzo di Giustizia si è tenuto regolarmente e si sono celebrati i processi a ruolo anche se è stata notevolmente intensificata la sicurezza in accesso al tribunale senza alcuna esclusione.

La bomba carta è stata posizione e fatta saltare all’1,50 di stanotte in via Galimberti al civico 26, un ingresso inutilizzato all’Archivio di Stato e chiuso da una cancellata. Una esplosione molto violenta che si è sentita, nel cuore della notte, in larga parte del centro cittadino e che ha lasciato come unico danno i frammenti delle piastrelle di pietra sulle quali era stato posato. Ma a pochi centrimetri si trova anche la nicchia che accoglie il contatore del gas dell’edificio.

Il punto esatto in cui è esplosa la bomba carta stanotte. Sotto la cancellata si nota la piastrella rovinata dallo scoppio

Anche il Sindaco in tribunale stamane

Tanti i messaggi di cordoglio che sono già arrivati ai magistrati astigiani. Poco prima delle 13 anche il sindaco di Asti, Maurizio Rasero ha voluto portare personalmente la sua attestazione di vicinanza e solidarietà ai giudici e ai pm che sono stati minacciati. Ha incontrato il presidente del Tribunale Giancarlo Girolami mettendo anche a disposizione tutti i filmati delle telecamere di videosorveglianza cittadine e ogni altro supporto e strumento che possa essere utile a far risalire agli autori. Ha anche annunciato l’impegno dell’amministrazione a dare massima priorità alle zone ancora “scoperte” intorno a Palazzo di Giustizia quando verrà decisa l’installazione di nuove telecamere.

 

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