Una bomba carta lungo il cancello
C’è un provvedimento da parte del Gip del Tribunale di Asti per l’esplosione di una bomba carta avvenuta la scorsa estate di fronte alla Sala del Regno dei Testimoni di Geova di via Arno, nel quartiere San Fedele. Gli agenti della Digos hanno eseguito la misura di sicurezza della “libertà vigilata con prescrizioni” nei confronti di un 30enne astigiano che vive in un paese appena fuori città. L’episodio avvenne nella tarda serata del 26 luglio e il rumore della deflagrazione creò un certo allarme tra i residenti. Lo scoppio della bomba carta danneggiò il cancello esterno della sede dei Testimoni di Geova, rendendolo inservibile, poiché fuoriuscì dall’apposito binario di scorrimento, ed una delle inferriate si piegò verso l’esterno.
Le indagini della Digos
I primi ad intervenire furono i poliziotti delle Volanti; e a proseguire nelle indagini furono gli agenti della Digos, coordinati dal commissario capo Domenico Papa. Furono raccolti i frammenti della bomba ed acquisite le immagini della videosorveglianza. La svolta nel novembre scorso. All’esterno della Sala del Regno dei Testimoni di Geova, minacce con una scacciacani ai frequentatori del tempio e danni ad alcune auto posteggiate in zona. Un giovane fu fermato pressoché nell’immediatezza: ammise di essere l’autore anche dell’esplosione della bomba carta. Non avrebbe fornito spiegazioni concrete in merito al suo gesto.
Libertà vigilata con prescrizioni
Sulla base dei risultati investigativi il pm Francesca Dentis ha richiesto e ottenuto dal Gip Federico Belli la misura della libertà vigilata con prescrizioni. Tra queste, il divieto di portare armi o oggetti da offesa, il divieto di avvicinarsi alla Sala del Regno dei Testimoni di Geova e l’obbligo di presentarsi agli uffici della Questura, qualora venga richiesto.
Marta Martiner Testa