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Botti di Capodanno illegali o pericolosi:«Segnalate telefonando al 112 e 113»
Cronaca

Botti di Capodanno illegali o pericolosi:
«Segnalate telefonando al 112 e 113»

E' un appello molto serio e motivato quello che fa la dottoressa Daniela Campasso, dirigente della Divisione Amministrativa della Questura di Asti per la notte di Capodanno: «Non possiamo mettere

E' un appello molto serio e motivato quello che fa la dottoressa Daniela Campasso, dirigente della Divisione Amministrativa della Questura di Asti per la notte di Capodanno: «Non possiamo mettere una pattuglia in ogni cortile, in ogni casa, su ogni terrazza, in ogni via per controllare che non capitino disastri con i botti, i razzi e i fuochi artificiali esplosi per salutare il nuovo anno. Ma contiamo molto sui cittadini più accorti che, se vedono una situazione irregolare e anomala, sono invitati a chiamare i centralini delle forze dell'ordine per segnalare e dare così un indirizzo preciso all'intervento. Interventi che, ricordo, possono salvare la vita o la mano o un occhio a uomini, donne, bambini, spesso ignari del pericolo che corrono».

Anche in forma anonima, se preferite, ma le segnalazioni saranno ricevute, gradite e daranno origine ad interventi da parte delle pattuglie in servizio quella notte. Quella verso i rischi che si corrono a maneggiare botti illegali e non, è una battaglia di educazione e di prevenzione. Una battaglia che si è pacificamente combattuta anche nelle aule di alcune scuole cittadine con la proiezione di un video in cui un artificiere della Polizia di Asti mostrava gli effetti devastanti di uno scoppio non controllato su un manichino. Appena il fumo dell'esplosione si dissolve, si vede il manichino senza una mano con schegge conficcate in tutto il corpo. Due le linee di prevenzione più importanti perseguite dalla Polizia in temi di scoppi di botti e petardi la notte di Capodanno.

Da una parte quella legata alla regolarità e dunque alla legalità dei prodotti messi in vendita. La dottoressa Campasso ricorda che per acquistare e maneggiare quelli di categoria 4, i veri e propri fuochi d'artificio, è necessario essere professionisti ed avere tutte le autorizzazioni del caso. Poi ci sono quelli di categoria 5, giusto meno potenti dei precedenti che si vendono solo in armeria a persone che abbiano più di 18 anni i quali hanno l'obbligo di denunciarne la detenzione all'autorità di pubblica sicurezza entro 72 ore. E poi quelli in libera vendita nei supermercati, cartolerie, bancarelle autorizzate con licenza. A seconda del loro grado di potenza possono essere venduti a maggiorenni o a chi ha più di 14 anni. Ma mai i petardi e i razzi, di nessuna categoria, possono essere venduti a minori di 14 anni.

E, aggiungono dalla Questura, non dovrebbero neppure essere maneggiati da chi ha meno di quell'età, perchè anche un prodotto che sembra così innocuo come la "stellina" può provocare seri danni se usato male. Il codice penale dice chiaramente che non devono essere scoppiati in luoghi pubblici o nelle loro adiacenze; a rinforzare questa norma l'ordinanza del sindaco che aggiunge anche il divieto di uso di bombolette di schiuma per una questione di decoro urbano. I fuochi devono riportare sempre l'etichetta della Ce o una autorizzata dal Ministero contenente tutti di dati su peso, provenienza, importatore e le istruzioni per l'uso che non sono un passaggio banale e inutile come può sembrare a chi si sente un "mago" dei razzi.

Non vanno mai sparati al chiuso ma sempre all'aperto tenendo però in debito conto la presenza di altre persone intorno, l'altezza che raggiungono gli scoppi con eventuali scintille colorate e la vicinanza con materiali infiammabili (pericolosissimi, ad esempio, i parcheggi che stratificano piccole perdite di olio e benzina sull'asfalto). Attenzione ai vestiti che si indossano: pile e piumini in fodera sintetica possono velocemente trasformarsi in torce se colpiti anche da una piccola scintilla. E poi mai raccogliere botti che non siano scoppiati dopo essere stati accesi: una tentazione soprattutto per i bambini, spesso anche il giorno dopo, che sono i primi a pagare le conseguenze di questa imprudenza.

L'ultimo pensiero è quello rivolto agli animali domestici, soprattutto i cani, per i quali i botti di Capodanno sono una vera e propria esperienza traumatica. Se proprio non potete evitare loro gli scoppiettii di fine anno, fate in modo di star vicino ai vostri animali, che si sentiranno protetti durante la follia della mezzanotte.

Daniela Peira

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