Giovedì lAssociazione Creative ha inaugurato la seconda edizione di "Bottiglie dartista" nel palazzo del Michelerio, iniziativa che si protrarrà fino al 16 settembre. La prima, ha
Giovedì lAssociazione Creative ha inaugurato la seconda edizione di "Bottiglie dartista" nel palazzo del Michelerio, iniziativa che si protrarrà fino al 16 settembre. La prima, ha visto partecipare allevento più di 4000 visitatori che hanno gratificato con la loro presenza questa iniziativa. «Estato proprio lentusiasmo del pubblico che ha dato alla nostra associazione, Creative, nuova energia per questa seconda edizione», ricorda Sara Morandi, una delle sei Creative. Questanno saranno otto le bottiglie darte, declinate seguendo lestro, il talento e la creatività di sole artiste donne Maura Banfo, Jessica Carroll, Matilde Domestico, Claudia Ferraresi, Andrea Mirò, Luisa Valentini, Anna Valla, Sara Vergano.
«Avremo, inoltre, il privilegio di una collaborazione deccezione – ha detto Sara Morandi – la critica darte Marisa Vescovo, che ha definito lopera delle artiste dicendo: "Il gruppo delle artiste selezionate si è posta davanti alloggetto-plastico, la "bottiglia" (simbolo chiaro del territorio astigiano, ma oggi anche della donna produttrice), come innanzi ad uno schermo inconsueto, sul quale far affiorare la propria propensione al racconto, un mondo plastico, o pittorico, evocato come sito del tempo, della memoria, dellorigine e del quotidiano.»
Parlando delle artiste, Sara Morandi si sofferma su una in particolare, Sara Vergano, astigiana, di cui dice: «Non è solo una pittrice ma unesploratrice dellanimo umano. Le sue opere hanno unenergia evocativa non comune.» Una seconda edizione di Bottiglie dartista tutta al femminile, che intende celebrare la donna e sottolineare la sua innata capacità di destreggiarsi in mille ruoli diversi. Questa iniziativa giunge in un momento in cui la cronaca riferisce continuamente di casi in cui la donna è vittima di violenze, offesa, umiliata e purtroppo troppo spesso uccisa. La mostra è dedicata a tutte le donne che hanno bevuto un "vino amaro", vittime di violenze come lo stalking e lo stupro, fenomeni dilaganti nella società moderna.
Al termine della mostra, il 16 settembre, le bottiglie verranno spostate a Firenze ed esposte nel ruolo di ambasciatrici delleccellenza locale. «Per fare ciò, essendo unassociazione non a scopo di lucro, il sostegno di finanziatori esterni che appoggino e sponsorizzino le nostre iniziative è tanto essenziale quanto raro, vorremmo quindi fare un appello a tutti coloro che hanno la possibilità e la voglia di dare un contributo al nostro lavoro e ai nostri sforzi e ringraziare chi ci ha sostenute.»
Alessia Conti