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Cronaca
Tribunale

Buttigliera d’Asti: dopo l’ammanco di circa 70 mila euro, l’impiegata comunale vuole risarcire

Accusata con il compagno di peculato per aver fatto i bonifici dalle casse del Comune al conto corrente di lui

Subito rinviato a marzo del prossimo anno il processo che vede accusata di peculato l’ex impiegata del Comune di Buttigliera d’Asti e il suo compagno.

Il tempo chiesto al giudice dai difensori di imputati e parte civile, rispettivamente avvocati Avidano e Lattanzio, serve per perfezionare l’ipotesi di trattativa che consiste nell’intenzione dell’impiegata di risarcire l’amministrazione comunale. Non si è ancora parlato di cifre né di modalità anche se, almeno una parte, sarà comunque rateizzata.

I soldi che l’accusa ha quantificato come ammanco sono tanti, circa 70 mila euro.

La parte più consistente è rappresentata da una serie di bonifici che la donna, nel suo ruolo di responsabile del servizio finanziario del Comune, negli anni 2021 e inizio 2022, aveva fatto direttamente sul conto corrente del compagno.

Il pm, sulla scorta della documentazione contabile dell’amministrazione comunale, ha ricostruito un meccanismo molto semplice: i bonifici partivano dal conto del Comune di Buttigliera verso il conto del compagno e quando era ora di registrarli in contabilità, l’impiegata ne cambiava la causale in modo che sembrassero pagamenti a fronte di determine regolari.

Non solo. Visto che era nella sue mansioni anche la compilazione dei cedolini e il pagamento degli stipendi, per otto mesi si era arbitrariamente aumentata il suo di circa mille euro al mese senza, ovviamente, alcuna delibera a supporto di tale spesa.

Ad accorgersi che qualcosa non andava è stato il segretario comunale che ha fatto alcune verifiche e ha scoperto questi oltre 70 mila euro di ammanco. Immediata la denuncia alla Procura della Repubblica e il licenziamento per giusta causa dell’impiegata che non ha mai impugnato il provvedimento.

Nel corso dell’indagine è stato disposto anche un sequestro conservativo che ha colpito le automobili dei due imputati e poco altro. Le cifre sottratte alle casse del Comune di Buttigliera sono molto più alte di quanto trovato sui loro rispettivi conti correnti.

Per il reato di peculato la pena base è di 4 anni, per questo è importante per gli imputati portare a termine una trattativa risarcitoria che possa consentire loro di affrontare il processo senza il Comune come parte civile sperando così in una riduzione della pena in caso di condanna.

La proposta risarcitoria dovrà passare in Giunta e dovrà essere di entità tale da poter essere riconosciuta come equa anche dalla Corte dei Conti, il “tribunale contabile” cui sono sottoposte tutte le decisioni finanziarie degli enti pubblici.

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