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Cronaca

Calabrese sbatte la porta
e si dimette dall'Onav

Bruttissimo strappo, proprio nei giorni della Douja in cui Asti si è posta come vetrina nazionale ed internazionale del vino, quello che si è consumato fra il professor Giorgio Calabrese e l’Onav,

Bruttissimo strappo, proprio nei giorni della Douja in cui Asti si è posta come vetrina nazionale ed internazionale del vino, quello che si è consumato fra il professor Giorgio Calabrese e l’Onav, l’organizzazione nazionale assaggiatori vini di cui era presidente da cinque anni.
Durante la Douja si è tenuta una riunione del consiglio nazionale Onav che si è concluso con le dimissioni irrevocabili di Calabrese, ad un mese e mezzo dalla scadenza naturale del mandato.
Perchè dunque un gesto così eclatante, quando bastava aspettare fino al 22 novembre per uscire di scena? «Perchè non avrei mai firmato la “morte” della sede nazionale dell’Onav ad Asti, nè la resa alle sezioni lombarde e alessandrine». Parole dure che tradiscono una profonda amarezza del noto dietologo astigiano da anni ambasciatore del vino e del bere consapevole nel mondo.
A far scattare i nervi di tutti è stata la proposta di portare a  4 anni la durata del mandato del presidente. Prima si trattava di un mandato quinquennale che si poteva rinnovare una volta sola per un massimo di 10 anni di presidenza. Un passo avanti rispetto allo Statuto che vigeva all’arrivo di Calabrese che prevedeva un incarico senza limiti. «Non è un problema di cariche o di anni -spiega il professor Calabrese – Io ho chiaramente percepito l’intenzione di spodestare Asti sia della presidenza e sia della sede nazionale, attualmente fissata in piazza Medici, a “casa” della Camera di Commercio. Un  gruppo di consiglieri lombardi e alessandrini hanno chiesto la nomina di un vertice proveniente dalle sezioni della Lombardia. Quello che non hanno detto chiaramente ma di cui io sospetto fortemente, è che vogliano anche spostare là la sede nazionale, approfittando anche dell’incertezza del futuro delle Camere di Commercio. Ma l’Onav è nato ad Asti 63 anni fa e oggi Asti è la città del vino più importante d’Europa e merita la sede nazionale degli assaggiatori, grazie anche all’eccellenza e alla competenza dello staff di direzione guidato dall’enologo Michele Alessandria».
Calabrese, con le sue dimissioni, ha voluto prendere le distanze da questo progetto più o meno dichiarato.
«Nel mio periodo di presidenza ho vissuto con orgoglio e senza alcun interesse personale la carica, spendendomi per dare la maggior visibilità possibile all’organizzazione. Anche se sono stato contestato per la mia volontà di avvicinare maggiormente le nuove generazioni al mondo della degustazione e di legare l’associazione alle grandi aziende produttrici di vino del territorio. Ma – conclude amareggiato – proprio non mi aspettavo questa mossa da persone a cui ho voluto bene come fratelli e che invece si sono rivoltate contro di me».
A reggere l’Onav fino all’assemblea dei Grandi Elettori che si terrà ad Asti il 22 novembre per eleggere il nuovo presidente, è l’attuale vice Lorenzo Marinello, 67 anni, alessandrino.

Daniela Peira

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