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Ospedale di Nizza, la Regione sbloccherà i fondi
Cronaca

Ospedale di Nizza, la Regione sbloccherà i fondi

La “data presunta di fine lavori”, come recita il cartello all’ingresso del cantiere, è già trascorsa da un anno e mezzo. In generale le novità sui tempi del completamento, ma anche sui

La “data presunta di fine lavori”, come recita il cartello all’ingresso del cantiere, è già trascorsa da un anno e mezzo. In generale le novità sui tempi del completamento, ma anche sui contenuti, del costruendo ospedale della Valle Belbo mancano da parecchio tempo. Eppure chi ha avuto la costanza di gettare lo sguardo di tanto in tanto, passando in automobile in direzione Calamandrana, ha potuto quantomeno notare progressi visibili nella struttura esterna nel corso dei mesi.

Un fatto tutt’altro che trascurabile, per chi ha avuto occasione di seguire la vicenda fin dal suo inizio, tra avvio dei lavori, battute d’arresto e timori di un abbandono totale del progetto. Molto rumore aveva fatto la dichiarazione del ministro Renato Balduzzi, governo tecnico di Mario Monti, secondo cui il presidio sarebbe stato “qualcosa di simile a un cap”, alias “casa della salute”. L’allora onorevole Roberto Marmo aveva lanciato l’allarme, ventilando un “declassamento” dell’intera struttura e relative funzioni a “poliambulatorio con letti” (parole di Marmo, dal relativo comunicato).

Ora, però, almeno una rassicurazione sulla disponibilità di fondi da parte della Regione Piemonte sarebbe arrivata dal vicepresidente Ugo Cavallera, incontrato dal sindaco nicese Flavio Pesce, che riporta: «Cavallera si è impegnato a sbloccare i 3 milioni di euro stanziati in bilancio, finora fermi. In questo modo sarà possibile continuare il cantiere». Per il completamento, la cifra potrebbe aggirarsi sulla quindicina di milioni ulteriori.

Ma se ne parlerà in autunno. Nel frattempo, durante l’estate, il consigliere regionale di M5S Davide Bono ha presentato un’interrogazione urgente richiedendo alla giunta vari dettagli sullo stato dell’opera con relative risorse assegnate. L’interrogazione risulta al momento ancora “non evasa”.

Fulvio Gatti

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