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Happy night, arrivano le richiesteper gli amici che si facevano i favori di droga
Cronaca

Happy night, arrivano le richieste
per gli amici che si facevano i favori di droga

Appena conclusa la requisitoria del pm Tarditi per una vicenda che risale a quasi dieci anni fa. Tranne una, tutte le altre sono condanne che rientrano nella sospensione condizionale della pena. Una registrazione riascoltata in aula porta guai ad un testimone che potrebbe venire accusato di calunnia

Al termine della seconda puntata di una lunga requisitoria, il pm Tarditi ha formulato le sue richieste di condanna per una dozzina di imputati dell’operazione Happy Night, risalente a quasi dieci anni fa, nel corso della quale era stato smascherato un giro di piccoli e grandi cessioni di droga fra consumatori della cosiddetta Asti bene. Dopo i patteggiamenti o i giudizi in rito abbreviato dei nomi di maggior spicco dell’inchiesta, quello che si sta celebrando davanti al giudice Ceccardi è una coda che riguarda posizioni minori. Un gruppo di quegli amici che ruotavano intorno a Gippy Crosetti e ai suoi fedelissimi. Persone che, ognuna per i suoi canali, si rifornivano di cocaina e poi la condividevano per un consumo di gruppo. Ma seppure fra amici o a titolo gratuito, sempre di spaccio di tratta.

Il pm Tarditi ha ripercorso le voluminose intercettazioni telefoniche ed ambientali che, nel corso di diversi mesi, hanno fotografato il “giro” che ruotava intorno alla casa di Crosetti. «Un processo difficile, questo –ha concluso Tarditi- logorante e con la maggior parte degli imputati che hanno tenuto un atteggiamento improntato all’assenza e allo sprezzo nei confronti delle istituzioni giudiziarie. Una specie di aperta sfida verso chi si è trovato a giudicare i loro comportamenti».
Le richieste, tranne quelle a carico di Kuci Dorian (4 anni e 6 mila euro e mezzo di multa) sono tutte ricomprese nella misura che consente la sospensione condizionale della pena. Per Pierluigi Boarino, invece, è arrivata l’unica richiesta di assoluzione.

Per Rosario De vito, il pm ha chiesto 8 mesi e 2 mila euro di multa, per Elisa Marzocca 1 anno e 3 mila euro, per Eleonora Franceri 1 anno, per Carlo Corsino due anni e mezzo, per Giuseppe Marchione 6 mesi, per Oreste Brignolo 1 anno e 3 mila euro di multa, per Alberto Fassio e Paolo Chiola 1 anno e 3 mesi oltre a 4 mila euro di multa, per Angela Viarengo (cui il pm ha invece riconosciuto la costante presenza in aula con un comportamento rispettoso nei confronti dei giudici) 1 anno e 4 mesi oltre a 3 mila euro di multa.

L’udienza di ieri, oltre alle richieste di condanna, ha visto anche una coda processuale piuttosto curiosa. Il giudice Ceccardi ha acconsentito a far trasmettere in aula la registrazione di un interrogatorio avvenuto nelle prime fasi dell’inchiesta da parte di un investigatore della Squadra Mobile. L’interrogato, poi testimone in aula, aveva dichiarato di essere stato pesantemente intimidito dall’ispettore durante l’interrogatorio. Alla luce dell’ascolto di una parte di quella deposizione, preso atto che il tono era invece calmo e tranquillo, il pm ha chiesto la trasmissione degli atti alla Procura per il reato di calunnia nei confronti dell’ispettore da parte di quel testimone.
Il processo riprenderà il 9 maggio, giorno in cui il giudice Ceccardi ascolterà le arringhe dei difensori e, con ogni probabilità, pronuncerà la sentenza.

Daniela Peira

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