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«La nuova viabilità di Canelli? Fa solo danni»
Cronaca

«La nuova viabilità di Canelli? Fa solo danni»

La nuova viabilità in centro continua a far discutere non solo i residenti ma anche i canellesi che mal hanno digerito la rivoluzione del traffico. Tanto da convincere alcuni automobilisti-cittadini

La nuova viabilità in centro continua a far discutere non solo i residenti ma anche i canellesi che mal hanno digerito la rivoluzione del traffico. Tanto da convincere alcuni automobilisti-cittadini a prendere posizione, esprimendo «perplessità e sconcerto in merito al provvedimento adottato dall' amministrazione comunale che riorganizza il traffico in via Roma, Massimo d'Azeglio e XX Settembre».

Temi: il danno al commercio e il disagio diffuso. «Il provvedimento adottato ? dicono – ancora una volta ha carattere di provvisorietà e di sperimentazione ed evidenzia in modo lampante la carenza di un piano organico e lungimirante che dovrebbe affrontare con decisione il problema. Esempio macroscopico è la pavimentazione di via Giovanni XIII che in origine invitava i cittadini ad utilizzare la strada per il passeggio ed ora sopporta un notevole traffico veicolare». Un carico eccessivo di veicoli, anche pesanti, che tocca pure viale Risorgimento «senza che ci sia all'orizzonte nessun progetto di soluzione, almeno per i prossimi 20 anni».

Denuncia pesante che s'impenna nell'inversione di marcia di via Massimo D'Azeglio, descritta come «pericolosa» nel primo tratto, «stretta, priva di marciapiede e di barriere a protezione dei pedoni» con lo «sbocco in piazza Amedeo d'Aosta assai problematico». Una modifica che avrebbe scoraggiato, secondo gli estensori della missiva, non solo i canellesi ma chi viene in città per gli acquisti «con evidente danno del commercio che già non gode di ottima salute. Al mercato, chi viene da fuori, se trova difficoltà, va a fare le sue spese altrove». Nel mirino anche i parcheggi a pagamento e la «demagogica delibera» come viene definita la decisione della giunta di non sanzionare lo sforamento dell'orario di sosta. Sancendo, in pratica, l'utilizzo «arbitrario di quegli spazi pagando pochi centesimi ed occupando per lunghe ore uno stallo e rallentando così la turnazione».

Le domande, come direbbe un bravo presentatore, sorgono spontanee. Interlocutore privilegiato, l'amministrazione comunale. «Siamo così sicuri che la cittadinanza ritenga valida la nuova disciplina del traffico e dei parcheggi? Prima di prendere decisioni definitive che riguardano problematiche dei cittadini non sarebbe opportuno consultarli visto che durante il primo incontro con questi sono sorte notevoli perplessità e contrarietà? Non deve un'amministrazione tenere conto delle osservazioni dei cittadini che esercitano la loro vitale attività nel centro storico interessato dai provvedimenti in oggetto? Gli amministratori non hanno il dovere di piegare ai cittadini quale è il vantaggio che deriverebbe da tali provvedimenti?».

Giovanni Vassallo

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