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Caccia al "corvo" anonimo contro il bollettino comunale
Cronaca

Caccia al "corvo" anonimo contro il bollettino comunale

Da qualche giorno ad Aramengo non si parla d'altro: chi è il "corvo" che ha spedito ad ogni famiglia del paese quella lettera impaginata sulla falsariga del bollettino comunale? Una

Da qualche giorno ad Aramengo non si parla d'altro: chi è il "corvo" che ha spedito ad ogni famiglia del paese quella lettera impaginata sulla falsariga del bollettino comunale? Una lettera in busta affrancata e spedita da Torino che ha raggiunto gran parte dei 640 residenti del piccolo paese all'estremo nord della provincia che fra tre mesi andrà alle elezioni per rinnovare sindaco e consiglio comunale.

Nel corso del suo mandato, Tavolato ha inviato periodicamente ai suoi cittadini un bollettino comunale sotto la testata "Aramengo Informa" che lo sconosciuto estensore della lettera anonima ha corretto in "Aramengo non informa – Quello che i bollettini comunali non comunicano", tanto per far capire fin da subito che si tratta di uno scritto contro l'attuale amministrazione. La prima accusa riguarda i campi fotovoltaici, uno del Comune, che avrebbe indebitato l'amministrazione per 600 mila euro. «Ma quell'impianto -dice Tavolato in una lettera di replica a tutti i suoi cittadini- rende al Comune più di 100 mila euro per 20 anni e al consorzio finanziatore circa 200 mila euro l'anno da 2019 al 2033. E questo ci ha permesso di ridurre le tasse, invece che aumentarle».

L'anonimo, in uno stile che ha tutta l'aria di un lungo ed amaro sfogo trattenuto troppo a lungo critica lo stato delle strade comunali definite impraticabili e piene di buche. «Tutti gli anni le strade comunali sono riparate e il concentrico è stato tutto ripavimentato con solo il 10% di contributo comunale -risponde Tavolato- Il Comune oggi ha meno debiti di cinque anni fa perchè sono stati trovati finanziamenti esterni per realizzare l'asilo in due edifici diversi e il centro di formazione nell'ex scuola di Gonengo». Delicato il passaggio che riguarda altri amministratori, con accuse anche molto mortificanti e inopportune di interessi e di non meglio specificati indennizzi. «Sindaco ed assessori -è la replica- ricevono circa 100 euro al mese di indennità che non coprono neanche le loro spese vive».

Una parte corposa del "contro-bollettino" anonimo è quella che tratta le attività produttive del paese, secondo il "corvo" non abbastanza sostenute dall'amministrazione. Non si capisce bene in che forma e a che titolo, però il Comune, secondo il delatore, avrebbe dovuto "aiutare le aziende perchè queste ultime, pagando gli stipendi, creano benessere nelle famiglie". A partire dal celebre laboratorio di restauri Nicola. «Il laboratorio Nicola non ha bisogno di noi ma abbiamo comunque commissionato loro il restauro dei dipinti comunali». E sarebbe ancora colpa del sindaco e degli amministratori se in paese ci sono 40 case in vendita (così come affermato dall'anonimo).

Ce n'è anche sulla scelta artistica della festa del paese e su quanto costa.
Ultima parte della lettera riguarda una serie di lavori e di cantieri che riguardano la viabilità in alcune frazioni e nel concentrico lanciando accuse di incuria. Ultima critica è rivolta ad alcuni lavori di restauro che hanno riguardato la canonica della parrocchia del paese. Con un manifesto invito ai cittadini a riflettere su quanto scritto in vista delle prossime elezioni.

Daniela Peira

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