Campana esplosa a Canelli: i due responsabili confessano
Sarà stata una sana vergogna per l’atto compiuto unita, forse, alla gogna mediatica scatenatasi sui social. Tant’è che i due giovani, maggiorenni, che nelle prime ore del mattino di domenica scorsa hanno fatto “saltare” la campana del vetro in via Buenos Aires si sono autodenunciati.
Atto di pentimento compiuto nello studio del sindaco Marco Gabusi, giovedì pomeriggio, lontano da occhi e orecchi indiscreti, spiega il primo cittadino.
Erano già stati identificati da sindaco e vice
In verità il sindaco e l’assessore Paolo Gandolfo, alle prese con la prima, inconsueta grana da neo detentore della delega all’Ambiente, avevano già individuato gli autori del gesto il giorno successivo visionando le immagini delle telecamere di controllo piazzate all’angolo del crocevia. Una ragazzata che alle 5,52 di domenica 8 febbraio ha fatto saltare dal letto i residenti, svegliati di soprassalto dal potente botto. Affacciatisi dalle finestre, guardando in strada hanno potuto constatare il danno: un contenitore blu del vetro sventrato, fumante con i cocci sparsi in un raggio di qualche metro.
Tutta la scena ripresa dalle telecamere di sorveglianza
«Abbiamo deciso di parlare con i ragazzi, e sono contento di essermi confrontato con loro e aver constatato la loro presa di coscienza sull’accaduto – ha commentato Gandolfo – gli occhi elettronici, infatti, hanno ripreso il momento in cui l’automobile è transitata accanto alla campana e dalla quale è stato lanciato il potente petardo all’interno del contenitore provocando la deflagrazione».
Dovranno rifondere il danno di 800 euro
«Il fatto è certamente grave e non vogliamo passarci sopra – conferma Gabusi -. Nello stesso tempo il bene distrutto non è di proprietà comunale, bensì dell’azienda che gestisce la raccolta assicurata contro tali atti». Intervento educativo, dunque, ma senza far passare sotto traccia l’episodio vandalico. «I colpevoli -conclude il sindaco – rifonderanno il danno di circa 800 euro devolvendo la somma ad un’associazione di volontariato canellese».
Giovanni Vassallo