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Cronaca

Canelli, ladri in municipio
lasciano un “ricordino”

Ladri in municipio. E' successo nella notte tra martedì e mercoledì scorso al primo piano di palazzo Anfossi, nella segreteria della Ragioneria generale. Proprio mentre, al secondo piamo, si

Ladri in municipio. E' successo nella notte tra martedì e mercoledì scorso al primo piano di palazzo Anfossi, nella segreteria della Ragioneria generale.
Proprio mentre, al secondo piamo, si stava svolgendo il consiglio comunale.

E' probabile che ad attirare l'attenzione dei ladruncoli sia stato proprio il portone principale rimasto aperto per consentire l'ingresso di consiglieri e pubblico. I malintenzionati si sarebbero introdotti e, non visti, nascosti con il favore delle tenebre per poi entrare in azione una volta finito il consiglio con lo stabile deserto. Preso di mira lo sportello di segreteria della Ragioneria generale, nella nuova ala del palazzo. I soliti ignoti, convinti di trovare del denaro, hanno aperto i cassetti delle scrivanie e rovistato negli armadi, mettendo a soqquadro pratiche e carpette. Ma di contante neanche l'ombra.

Un rischio corso per nulla che deve aver indispettito i ladruncoli, che potrebbero aver lasciato un ulteriore "segno" del loro passaggio. Il mattino successivo, mercoledì, negli uffici al piano terreno del municipio si respirava un'aria pesante, e non a causa delle polemiche che avevano scosso il consiglio comunale la sera precedente. Più di un impiegato si era lamentato di avvertire un odore nauseante, di fogna. Una breve ricerca, aprendo qualche porta, e il mistero è stato svelato.

In una bussola di accesso all'androne del palazzo, sullo zerbino che ricopre il bel pavimento di marmo, faceva bella mostra di se un escremento dal quale emanava un olezzo maleodorante. Tanto da obbligare gli addetti a trasportare il tappeto in un'area decentrata del giardino per la "purificazione". Adesso è caccia agli autori dei due gesti, invero maldestri. Come spiegano dagli uffici, le immagini del tentato furto e dell'atto vandalico potrebbero essere state immortalate nelle telecamere a circuito chiuso presenti all'interno dell'edificio.

g.v.

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