Fra dicembre e gennaio
Mombaruzzo, Canelli, Maranzana, San Marzano Oliveto, Bruno: sono questi i Comuni astigiani dove fra la fine di dicembre e inizio gennaio si sono consumati i furti per i quali dovranno rispondere i tre uomini arrestati dai carabinieri di Alba su coordinamento della Procura di Asti.
A loro sono contestati 22 furti in abitazione e uno ai danni di una ditta privata: tutti consumati fra Asti e Alessandria in un crescendo che aveva allarmato la cittadinanza e aveva portato i carabinieri a quattro mesi di serrate indagini.
Ingente il bottino raccolto dai tre durante i colpi, quantificato in oltre 85 mila euro di valore.
Uno di loro faceva il “taxista” del gruppo
Secondo le indagini dei carabinieri i tre avevano un modus operandi ben rodato: facevano numerosi ed accurati sopralluoghi alla ricerca di case disabitate poi, una volta individuata quella da colpire, uno dei tre, l’autista, portava i due complici sul luogo, poi si allontanava. Una volta consumato il furto i due lo richiamavano, quasi come un taxista, e si facevano recuperare. Facendo sempre molta attenzione a non lasciare traccia del loro passaggio: i due ladri arrivavano sempre a piedi nelle case da derubare, avevano i volti travisati così, anche in caso di telecamere di vigilanza, non potevano essere riconosciuti, indossavano sempre guanti per non lasciare tracce.
In casa trovati orologi di pregio e bracciali in oro
Ma non è bastato: i carabinieri sono ugualmente risaliti ai tre, che hanno 38, 27 e 24 anni, tutti di Alessandria nelle cui abitazioni, al momento dell’arresto, sono stati rinvenuti e sequestrati tre orologi di grande pregio e un bracciale in oro, probabilmente provento di un furto.
I tre, dopo l’arresto, sono stati rinchiusi al carcere di Asti in attesa dell’interrogatorio di garanzia.