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Cronaca
Vendetta

Carcere di Asti, il sovrintendente aggredito ieri di nuovo preso di mira dai detenuti anche oggi

Questa volta ha riportato contusioni più gravi. Era già tornato al lavoro per non lasciare scoperto il turno. La solidarietà dei colleghi

Non c’è pace per il sovrintendente della Polizia Penitenziaria in servizio al carcere di Asti già aggredito ieri da un detenuto di origini napoletane per aver autorizzato un controllo più accurato della moglie del recluso all’ingresso della struttura su segnalazione del cane addestrato a rilevare droga ed esplosivi. La donna, va sottolineato, è risultata “pulita” ed è stata fatta entrare, ma la sua perquisizione non è andata giù al marito e agli altri detenuti napoletani vicini di cella che se la sono presa prima con il sovrintendente e poi con un giovane agente da pochi mesi in servizio.

Il sovrintendente, responsabile dei controlli ai varchi, dopo essersi fatto refertare ieri, oggi è tornato in servizio ed è stato nuovamente aggredito da altri detenuti napoletani che già ieri “gliel’avevano giurata”.

Di nuovo in Pronto Soccorso, questa volta le contusioni sono state più gravi come grave è stato l’impatto emotivo sul poliziotto.

«Una situazione insostenibile – afferma Marco Missimei del sindacato Uilpa – Ancor più a seguito delle numerose segnalazioni che noi e altri sindacati hanno fatto in passato per evidenziare la situazione di pericolo in cui lavoriamo ogni giorno».

Solidarietà ai due poliziotti penitenziari oggetto della violenza dei detenuti arriva anche da un altro sindacato, il Sinappe il cui segretario nazionale Raffaele Tuttolomondo afferma: «Come sempre accade i motivi scatenanti sono futili e legati soprattutto al mancato rispetto delle regole dei detenuti che, a fronte dell’evidenza di queste da parte dei poliziotti, reagiscono in maniera aggressiva e violenta.  I mancati tempestivi provvedimenti nei confronti dei detenuti facinorosi, danno adito ed occasione al perpetrarsi degli eventi critici. È di stamattina infatti la notizia di un’altra aggressione ai danni dello stesso sottufficiale interessato nel primo evento, nuovamente preso di mira, stavolta da due detenuti che gli si sono scagliati addosso, sferrando calci e pugni e calci al malcapitato. Il SiNAPPe non può che esprimere la propria solidarietà nei confronti dei colleghi che hanno subito una così vile aggressione, augurando loro una pronta ripresa. Si fa spazio in tali eventi l’esigenza non solo dell’intervento materiale dell’Amministrazione nei confronti degli autori di tali gesti, ma anche del supporto psicologico per i poliziotti che rimangono segnati da un’esperienza così forte, in particolare quando, come nel secondo caso, si tratta di un giovane agente che si è appena affacciato nel mondo penitenziario».

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